Vino, Lugana bresciano al World Aperitivo Day

Con oltre 2.200  ettari coltivati a Turbiana, è una delle DOC italiane in maggiore espansione nelle vendite (oltre il 34% in più su base annua) sia nazionali che estere (+ 11,8%) con una produzione di oltre 30 milioni di bottiglie . Lo rende noto Coldiretti Brescia in occasione del World Aperitivo Day in corso alla Fondazione Feltrinelli di Milano e a cui partecipa insieme a Coldiretti Lombardia anche “La Perla del Garda”, azienda vitivinicola delle colline moreniche a Lonato del Garda. L’azienda vitivinicola bresciana – spiega Coldiretti Brescia  – ha portato a Milano il Lugana spumante Brio metodo Charmat con una rifermentazione in autoclave di 6 mesi e una produzione annua di oltre 14.000 bottiglie.

La zona Lugana rappresenta oltre il 35% della viticoltura bresciana e proprio questo vino autoctono è stato presentato a Vinitaly 2022 come primo nella classifica dei consumi in volume, con un incremento di vendite rispetto all’anno scorso pari al 34%.  La ricerca della qualità e la promozione delle eccellenze sono i cardini che guidano l’azione di Coldiretti e dei suoi produttori – precisa Coldiretti Brescia  – la produzione vitivinicola del Lugana ha tutte le caratteristiche per eccellere e per ottenere quei riconoscimenti che la serietà dei produttori Coldiretti merita, e che si accompagna al valore delle varietà tipiche del territorio. Un valore che deve portare alle imprese il giusto compenso per il lavoro e la dedizione alla terra e al territorio.

A causa della guerra in Ucraina – spiega Coldiretti Brescia – sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano, con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. Anche le cantine pavesi si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega Coldiretti Brescia– arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.

“Occorre ricordare che sino ad oggi l’incremento dei costi è stato scaricato esclusivamente sulle spalle dei viticoltori – conclude Simone Frusca responsabile provinciale settore vitivinicolo di Coldiretti Brescia  – per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire subito per contenere il caro energia e i costi di produzione, con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro. Tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare, in particolare nella provincia di Brescia dove il settore vitivinicolo con i suoi 6.500 ettari vale oltre 400 milioni di € di prodotto”.