Poliambulanza: la lunga strada che porta alla realtà di oggi

In occasione del primo quarto di secolo si svolge oggi la cerimonia che ricorda l’apertura dei reparti il primo settembre 1997. Taglio del nastro da parte delle autorità che sancisce un traguardo importante realizzato attraverso l’impegno di tutti gli operatori che, negli anni, hanno svolto la loro opera nelle corsie e nei laboratori.  E, come ricorda il presidente di Poliambulanza Mario Taccolini, “l’intraprendenza e la lungimiranza delle Ancelle della Carità, che oltre 25 anni fa comprendeva che Brescia e la sua provincia necessitavano di un ospedale che completasse l’offerta sanitaria con umana e caritatevole sollecitudine, è stato l’inizio di questa grande sfida oggi coronata da pieno successo”.  Per spiegare le tappe percorse in questi 25 anni è stata organizzata anche una mostra, a beneficio di tutti quanti frequentano l’ospedale, dal titolo “Cento anni di storia, da 25 qui”.  “Curare, fare ricerca scientifica e formazione, perseguendo la tutela della vita e la promozione della salute, avvalendosi delle migliori professionalità – afferma il prof. Mario Taccolini, presidente di Fondazione Poliambulanza – è la nostra missione coltivata con tenacia nel corso di questi ultimi 25 anni. Abbiamo voluto sottolineare alcuni dei contenuti del nostro impegno rendendoli visibili con queste grafiche che rappresentano una sorta di viaggio avventuroso, di itinerario appassionato. Giorno dopo giorno, dal 1°settembre 1997 ad oggi, una storia che viene da lontano e si proietta nel futuro”.

E parlare di futuro significa parlare di giovani: nel corso della cerimonia verranno premiati una ventina di ragazzi, primi nati nel reparto di maternità appena inaugurato nel 1997. Riceveranno una card per entrare gratuitamente nei musei cittadini per un anno, a sottolineare anche il ruolo culturale di Brescia che, insieme a Bergamo, saranno capitali della cultura nel 2023.

La mostra, ospitata nelle gallerie del piano terra,  sottolinea i numeri che hanno reso l’ospedale un punto di riferimento per la collettività bresciana e non solo: i traguardi raggiunti anno dopo anno,  le dotazioni tecnologiche innovative nel campo della robotica, dell’intelligenza artificiale, dell’assistenza e della ricerca. Non ultimo,  nel campo del risparmio energetico, oggi di estrema attualità. “Poliambulanza grazie all’impianto di trigenerazione, oltre a produrre l’80% del fabbisogno di energia elettrica in tutta la struttura ospedaliera è in grado anche di trasformarla in energia termica e frigorifera, riducendo anche le emissioni di Co2 nell’ambiente” spiega il direttore generale Alessandro Triboldi. Fondazione Poliambulanza, da diversi anni  è inoltre all’avanguardia in Italia da un punto di vista tecnologico e organizzativo,  per esempio nel 2000 è stato il primo ospedale per numero di interventi di bypass coronarico a cuore battente, senza cioè necessità di circolazione extracorporea, con enormi benefici per il paziente; si è dotata di robot di ultima generazione, quotidianamente utilizzati in ortopedia, urologia e in chirurgia generale,  ha installato una Gamma Knife per trattare i tumori cerebrali, ha realizzato una unità di cura sub intensiva per pazienti anziani clinicamente complessi. Solo alcuni esempi dell’impegno di una struttura che non ha mai lesinato assistenza neppure ai più fragili e bisognosi. E l’impegno degli operatori dell’ospedale si è tradotto in riconoscimenti tangibili: nel 2020 la Regione Lombardia ha riconosciuto il ruolo di primo piano nell’emergenza pandemia da Covid 19, mentre Agenas, l’ente che per il Ministero della Salute si occupa di valutare qualità degli esiti ed efficacia delle cure degli ospedali italiani, ha assegnato punteggi lusinghieri che portano a una valutazione positiva delle attività dell’ospedale, in particolare in ambito cardiologico e oncologico.

Infine, una nota che riguarda gli  investimenti e il valore distribuito da Fondazione Poliambulanza, che oltre ad essere ospedale di ottimo livello è parte strutturale dell’economia della città.

“ Il valore economico distribuito dal 2012 ad oggi– conclude il Direttore Generale Triboldi –  ammonta a un totale di 1.742,7 milioni di euro suddiviso in 638,3 milioni di euro per i fornitori, 1.023,1 per dipendenti e collaboratori, 81,3 per la pubblica amministrazione. Fondazione Poliambulanza, come ente no profit, reimpiega interamente il valore economico generato dalle proprie attività aggiornando costantemente impianti ed attrezzature, per garantire elevati standard qualitativi nelle cure ed offrire i migliori trattamenti ai nostri pazienti, mantenendo sempre la persona al centro di ogni sforzo e impegno”, nello spirito tracciato, fin dalle origini,  dalle Ancelle della Carità.