Corte Franca, completato il restauro degli affreschi nella Chiesa di Sant’Eufemia
Durante il mese di agosto si è concluso il restauro degli affreschi dell’abside della Chiesa di S. Eufemia, reso possibile grazie al 10 censimento “I luoghi del cuore”, progetto per i luoghi italiani da non dimenticare promosso da FAI – Fondo per l’ambiente italiano ETS in collaborazione con intesa Sanpaolo, che era stato avviato all’inizio della stagione estiva.
Nel 2020 il Gruppo FAI di Sebino Franciacorta coinvolse don Lorenzo Meneghini, parroco di S. Martino di Nigoline, nella raccolta voti per la Chiesa S. Eufemia, molto cara agli abitanti di Corte Franca, per la sua collocazione all’interno del cimitero e per l’eccezionalità storico-artistica. In breve tempo, grazie all’attivazione di parrocchiani e volontari FAI, 6.487 persone hanno votato per la chiesa, permettendole di classificarsi al 51° posto nella classifica nazionale de “I Luoghi del Cuore” e al 18° posto in Lombardia.
A seguito di questo risultato la Parrocchia di Corte Franca ha potuto candidare il progetto di restauro degli affreschi dell’abside al Bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento. Il progetto, che prevedeva la conservazione del ciclo di affreschi rinascimentale dedicato a Santa Eufemia e delle lunette che illustrano la passione di Cristo, è stato valutato positivamente e ha ottenuto un contributo di €9.250 da FAI e Intesa Sanpaolo, oltre ad aver beneficiato di cofinanziamenti sia del Comune di Corte Franca sia della Parrocchia di San Martino.
Tutte le superfici pittoriche necessitavano di un urgente intervento di restauro, soprattutto nella fascia della zoccolatura e del registro con le storie della Santa. Il progetto di restauro ha quindi coinvolto l’intero ciclo di affreschi, compresa la fascia alla base dei riquadri dipinti dove corre una scritta che spiega le immagini. Si è aggiunto in ultimo anche il recupero dell’arco santo con la raffigurazione dei profeti. Questo intervento si è posto a coronamento di numerosi recuperi contribuendo alla valorizzazione di un’opera di elevato valore storico documentale, per la quale si auspica un’apertura più continuativa e programmata.
I lavori, sotto il controllo del nuovo parroco don Francesco Gasparotti, sono stati affidati ai restauratori Andrea e Bruno Regoresi di Arte&Arte di Zanica (Bergamo) e sono iniziati a fine giugno.