Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy avvia il tavolo per la radiofonia
Si è svolta, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la prima riunione del Tavolo per le comunicazioni elettroniche – settore radio, presieduto dal Ministro Adolfo Urso.
Ai lavori erano inoltre presenti il Capo di Gabinetto del MIMIT, Federico Eichberg, il Commissario Agcom Laura Aria, il Direttore generale della Dgscerp Francesco Soro, il
Direttore generale della Dgtcsi-Iscti, Eva Spina e il Direttore generale Reti e servizi di comunicazioni elettroniche Agcom, Antonio Provenzano.
La delegazione di Aeranti-Corallo era composta da Marco Rossignoli e Alessia Caricato.
Nel proprio intervento, il coordinatore Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli, ha espresso soddisfazione per la convocazione del Tavolo, che evidenzia l’attenzione posta dal nuovo Governo per il comparto della radiofonia. Rossignoli ha proseguito evidenziando che, secondo Aeranti-Corallo, l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali dab+ debba avvenire senza alcuna finalità sostitutiva delle trasmissioni analogiche Fm.
Inoltre – ha aggiunto Rossignoli – Aeranti-Corallo ritiene che gli equilibri radioelettrici nelle trasmissioni Fm raggiunti negli anni con i Paesi esteri confinanti debbano essere conservati e
salvaguardati, in quanto, diversamente, si rischierebbe di penalizzare gli impianti di trasmissione delle emittenti italiane.
Rossignoli ha, altresì, espresso apprezzamento per la regolamentazione Agcom in materia di digitale radiofonico e per lo schema di Linee guida predisposto dalla Dgscerp, in quanto tali provvedimenti hanno, come obiettivo evidente, quello di pervenire ad assegnazioni frequenziali prevalentemente condivise, evitando quanto più possibile i beauty contest.
Rossignoli ha, quindi, aggiunto che secondo Aeranti-Corallo è molto importante che le trasmissioni digitali vadano a regime con il rilascio dei diritti d’uso definitivi anche per l’emittenza locale, nel più breve tempo possibile, al fine di evitare il rischio di un gap concorrenziale rispetto all’emittenza radiofonica nazionale.
In ogni caso – ha proseguito Rossignoli – occorre individuare risorse radioelettriche aggiuntive per le regioni dove vi è particolare scarsità di frequenze. E’, infine, importante – ha concluso Rossignoli – che gli investimenti che dovranno essere realizzati vengano adeguatamente sostenuti attraverso il Fondo per l’innovazione tecnologica istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.