Prodotti alimentari freschi: catena di vendita e norme di imballaggio
La corretta conservazione dei prodotti alimentari freschi e a rapido deperimento è essenziale per garantire la loro qualità e sicurezza lungo l’intera catena di vendita. In Italia esistono normative, raccomandazioni e criteri specifici che disciplinano l’imballaggio di tali prodotti al fine di preservarne le caratteristiche organolettiche e garantire la salubrità per il consumatore finale.
Nello specifico, come vedremo in questo approfondimento, il tipo di imballaggio varia in base al tipo di prodotto alimentare all’interno della catena di vendita e consumo. Per esempio per gli alimenti a rapido deperimento sono necessari imballaggi come i film rigidi Volmar, oltre a una serie di accorgimenti tali da garantire la qualità e la sicurezza del prodotto fino al consumo finale. Ne consegue che il confezionamento di un prodotto alimentare è il risultato dell’integrazione tra le caratteristiche “estetiche”, ovvero finalizzate al marketing, e quelle “funzionali” del packaging.
Normative e raccomandazioni per l’imballaggio dei prodotti alimentari freschi
L’imballaggio dei prodotti alimentari freschi è regolamentato da normative e raccomandazioni che stabiliscono le linee guida per garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti lungo l’intera catena di vendita. In Italia le principali normative che riguardano l’imballaggio alimentare comprendono:
- Regolamento (CE) n. 1935/2004: stabilisce i requisiti generali per i materiali e gli oggetti destinati a entrare in contatto con i prodotti alimentari: essi devono essere conformi ai principi di sicurezza e non devono trasferire sostanze indesiderate agli alimenti.
- Regolamento (CE) n. 2023/2006: riguarda le buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a entrare in contatto con i prodotti alimentari: stabilisce le norme per garantire che gli imballaggi siano prodotti in modo igienico e sicuro.
- Regolamento (CE) n. 10/2011: chiarisce i requisiti specifici per i materiali e gli oggetti di plastica destinati a entrare in contatto con i prodotti alimentari: definisce i limiti di migrazione di sostanze chimiche per garantire la sicurezza degli alimenti.
- Decreto Legislativo 10 settembre 2020, n. 116: recepisce la Direttiva europea 2019/904 sulla riduzione dell’impatto di determinati prodotti di plastica sull’ambiente: vieta l’utilizzo di alcuni prodotti di plastica monouso e promuove l’utilizzo di alternative più sostenibili.
Raccomandazioni e linee guida valide in Italia e in Europa
Oltre alle normative appena citate esistono anche raccomandazioni e linee guida che forniscono indicazioni più specifiche per l’imballaggio dei prodotti alimentari freschi. Ad esempio il Ministero della Salute ha pubblicato le “Linee guida per l’etichettatura dei prodotti alimentari freschi”, che stabiliscono le informazioni che devono essere riportate sull’etichetta degli imballaggi alimentari, come il nome del prodotto, l’origine, la data di scadenza e le modalità di conservazione.
L’imballaggio dei prodotti alimentari freschi è soggetto a normative e raccomandazioni specifiche che garantiscono la sicurezza e la qualità lungo l’intera catena di vendita. Per il settore degli alimenti freschi la soluzione più sicura è quella di optare per film rigidi, cioè imballaggi impiegati su tutte le macchine dell’industria alimentare per riempimento e sigillatura, oppure per creare vaschette preformate.
L’uso dei film rigidi è particolarmente adatto per le aziende che utilizzano tecnologie di confezionamento avanzate come l’ATP, cioè Accord Transport Perissabile. Si tratta del protocollo internazionale di regolamentazione dei trasporti refrigerati e a temperatura controllata per alimenti deperibili e destinati al consumo umano.
Oltre ad esser conformi alle normative vigenti in materia di trasporto e vendita, i film rigidi offrono elevati standard qualitativi, costi competitivi e una vasta gamma di soluzioni per ogni tipo di applicazione.
L’utilizzo dei film rigidi per gli imballaggi alimentari, in conclusione, consente di ottimizzare la conservazione dei prodotti deperibili e di ottenere soluzioni altamente personalizzate, anche in contesti industriali complessi o per prodotti alimentari molto delicati.