Domenica 29 Ottobre “Il Principe di marzapane” a Desenzano

Regia, costumi e drammaturgia Raffaello Malesci

Scene e luci: Danilo Furnari

 

Interpreti

 

Luca Boschiroli, Alessia Zambito Marsala, Walter Paesano, Santina Sansoni, Paola Raggi

 

Uno spettacolo divertente e sorprendente, tratto dal racconto di

Gianbattista Basile, che gioca con il mito della perfezione per superarlo.

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Ingresso posto unico adulti e bambini € 6,-

Servizio di prenotazione senza posto assegnato via mail o via WhatsApp: info@ilnodo.com – 3356026772. La biglietteria apre alle 15.15

 

RIASSUNTO

 

Betta, figlia viziata di un ricco e avaro mercante, non ne vuole proprio sapere di sposarsi. Un giorno, per mettere a tacere le insistenze paterne, decide di costruirsi un marito da sΓ© con mandorle, zucchero e perle candite. Modella allora un principe di marzapane e riesce a dargli vita grazie a delle antiche formule magiche ritrovate in un libro… finalmente Betta ha il marito dei suoi sogni, che obbedisce a bacchetta, sorride e sta sempre al suo posto!

 

Alla festa di fidanzamento, perΓ², Pinto Smalto (cosΓ¬ Betta ha chiamato la sua creazione) attira l’interesse di una curiosa Regina in cerca di marito. Il giovane zuccheroso risponde alla sovrana con gentilezza e accondiscendenza… finendo per seguirla al suo castello.

 

Mentre Betta cerca dappertutto il suo Pinto Smalto, una simpatica vecchina viene in suo soccorso e le spiega quanto accaduto. Le insegna poi tre formule magiche che la ragazza dovrΓ  declamare quando avrΓ  piΓΉ bisogno di aiuto. La giovane decide allora di andare al castello reale per riportare a casa il proprio fidanzato. La Regina non ha perΓ² alcuna intenzione di accogliere le richieste della giovane mentre Pinto Smalto riesce solo a ripetere a pappagallo quanto gli Γ¨ stato insegnato.

 

A Betta non resta che fare ricorso alla prima filastrocca magica. La formula fa comparire la vecchina con il carrettino del tempo e della memoria, un dono da mostrare a Pinto Smalto. Quando il giovane zuccheroso subisce l’incantesimo perΓ² le cose non vanno proprio come Betta si sarebbe aspettata… il suo principe di marzapane si comporta come un bimbo capriccioso!

 

La ragazza recita allora la seconda formula. Questa volta la vecchina porta in regalo la gabbietta della conoscenza e dell’istruzione che tramuta Pinto Smalto in un adolescente polemico. Le cose non vanno ancora per il verso giusto e allora Betta decide di declamare l’ultima filastrocca. La vecchina le consegna la conchiglia del libero arbitrio che fa maturare il giovane e gli dona la capacitΓ  di pensare con la propria testa. Betta e la Regina si contendono allora il principe dei loro sogni e inizia una gara a chi delle due incarni meglio le caratteristiche che Pinto Smalto ricerca nella sua donna ideale.

 

Poesie, formule geometriche, ballo e canto… le prove continuano a sommarsi finchΓ© le due pretendenti capiscono che le richieste sono troppe. Betta e la Regina comprendono che i difetti possono davvero essere una ricchezza e cosΓ¬ decidono di dimenticarsi del principe di marzapane e di cercare ragazzi meno perfetti ma piΓΉ interessanti.

 

COMMENTO

 

Chi lo ha detto che la perfezione rende felici? In questo spettacolo curioso e divertente, tratto dal racconto β€œPinto Smalto” di Giambattista Basile, si gioca con il mito della perfezione, lo si ridicolizza e lo si supera. Betta desidera un marito senza difetti, che accontenti tutti i suoi desideri e non la metta mai in discussione. Crede che solo un principe perfetto la possa rendere davvero felice! Ma Γ¨ davvero cosΓ¬? Ben presto ciΓ² che a prima vista appare senza alcuna imperfezione mostra infatti tutti i suoi limiti e allora Betta scopre quanto sia importante relazionarsi con qualcuno in grado di pensare con la propria testa e di avere le proprie opinioni. Da lΓ¬ a capire che la ricerca della perfezione Γ¨ una ricerca che non porta alla felicitΓ  il passo Γ¨ breve. Non sono infatti proprio i nostri difetti a renderci unici e speciali? Non Γ¨ l’accettazione delle nostre mancanze e delle imperfezioni altrui a renderci piΓΉ compiuti e uniti? Accompagnando Betta nelle sue avventure scopriamo allora quanto l’anelito alla perfezione (a volte erroneamente confuso con l’ammirevole e positivo desiderio di migliorarsi) ci faccia concentrare sulle cose sbagliate e dimenticare ciΓ² che di buono c’è in noi e in chi ci sta accanto. PerchΓ© sΓ¬, ammettiamolo, sicuramente saremo pieni di difetti… ma alla fine sono proprio le nostre imperfezioni a renderci piΓΉ umani, piΓΉ allegri e infinitamente piΓΉ interessanti!

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