Tener-a-mente 2024: dopo James Blake e Marcus Miller, arriva anche Passenger

Dieci anni fa, Mike Rosenberg, cantastorie inglese meglio noto come Passenger, pubblica ‘All The Little Lights’, il disco di debutto dal successo mondiale contenente la hit ‘Let Her Go‘. Gli anni che precedettero la release del disco furono pieni di sconvolgimenti personali e professionali, che portarono l’artista ad intraprendere un percorso di busking in tutto il Regno Unito e in Australia, dove avrebbe registrato l’album che gli cambiò la vita. Ora, con miliardi di streaming, innumerevoli tour mondiali tutti esauriti ed un’indimenticabile pubblicità del Superbowl all’attivo, Passenger è pronto a celebrare tutto ciò che è successo prima, durante e dopo questa era con ‘All The Little Lights (Anniversary Edition)‘, il disco pubblicato il 10 novembre su etichetta Black Crow Records.

 Ci sono voluti anni di attività di strada, di scrittura, registrazioni e tour per preparare Passenger alla nuova visione di ‘All The Little Lights‘, il disco multi-platino che ospita il fenomeno globale ‘Let Her Go‘. Affermare ‘life changed’ per Mike è un eufemismo…

Vedo la mia carriera come composta da due fasi distinte: prima di ‘Let Her Go’ e dopo. Prima suonavo per strada, alloggiavo negli ostelli e sui divani degli amici, viaggiavo e suonavo nei pub. Ho scritto tutti i brani di questo album nel bel mezzo di questa fantastica avventura” afferma Passenger. Cresciuto a Brighton, suo padre viene dal New Jersey e sua madre dal Kent, in Inghilterra. Lo hanno introdotto in tenera età alla musica di Paul Simon, Cat Stevens e Joni Mitchell, artisti che si sarebbero poi rivelati estremamente influenti. “Quando penso alla mia musica, vedo entrambi i miei genitori e le loro influenze, qualcosa di molto inglese ma radicato nel folk americano. La mia musica è una fusione delle due culture, ha senso”. All’età di nove anni Mike riceve dalla famiglia la sua prima chitarra e a 17 anni lascia la scuola per dedicarsi alla scrittura delle canzoni. “Sapevo che era tutto ciò che volevo fare” e, tra lavori nelle cucine e nei cantieri edili, suona il più possibile nei pub. Negli anni successivi, lavorando a stretto contatto con il compagno di scrittura e mentore Andrew Philips, mette insieme la sua prima band, Passenger, e pubblica nel 2007 il disco di debutto ‘Wricked Mand’s Rest’. Sebbene ben accolto dalla critica, l’album non soddisfa le aspettative commerciali e la band si scioglie. Incerto sul suo futuro nella musica, Mike si dedica nuovamente alla scrittura di canzoni, con un approccio più onesto culminato nel secondo disco, ‘Wide Eyes Blind Love’.

Ciò ha rappresentato un punto di svolta.

La mia autostima era ai minimi storici, mi sentivo rifiutato dall’industria musicale e non ero sicuro di voler continuare questo percorso. Ero al verde e suonavo per strada nella mia città, Brighton, solo per sbarcare il lunario. Sono rimasto sbalordito, è stata una sensazione meravigliosa realizzare che avrei potuto cantare le mie canzoni per le persone che volevano ascoltarle. Quell’estate ho suonato in ogni angolo delle strade del Regno Unito. E’ stato davvero l’inizio di tutto”.

Il busking lo porta fino in Australia, un nuovo ed entusiasmante mercato in cui lavorare e, negli anni successivi, Passenger avrebbe infatti diviso il suo tempo tra i due emisferi, suonando per strada, facendo tournée e pubblicando musica.

Mi stavo divertendo moltissimo, ma ero anche impaziente che succedesse qualcosa. Lavoravo così duramente eppure ero frustrato dalla lentezza con cui tutto si stava muovendo. Guardando indietro, sono però contento che tutto sia successo lentamente, avevo bisogno di capire cosa stavo facendo e chi ero”.

Nel 2011 si trova casualmente ai Linear Recording Studio di Chris Vallejo, a Sydney. Mike suona un paio di brani al produttore e, così facendo, ha stretto un accordo per la vita. “E’ stato davvero molto bello vedere quanto Chris fosse entusiasta delle mie canzoni” ricorda Mike. Nello stesso anno, Passenger e Chris danno vita a ‘All The Little Lights”.

Il disco si è silenziosamente trasformato in un fenomeno globale, sostenuto dal successo di ‘Let Her Go’, singolo che è salito al primo posto in 19 paesi, ha raggiunto lo status di platino in 11 paesi, incluso il 6 volte disco di platino negli Stati Uniti. Il brano è la seconda traccia più shazamata di sempre e la canzone pop più shazamata numero 1. Ad oggi, ‘Let Her Go’ ha generato oltre 2 miliardi di streaming ed oltre 3,5 miliardi di visualizzazioni su YouTube. Nel corso degli anni Mike si è esibito in spettacoli straordinari al The Tonight Show with Jimmy Fallon, Jimmy Kimmel Live!, The Late Show with Stephen Colbert, Conan, TODAY e Live with Kelly and Ryan, oltre a fornire colonne sonore per una moltitudine di sincronizzazioni tv e cinematografiche, incluso il già citato spot della Budweiser ai Superbowl.

Nei dieci anni successivi alla pubblicazione di ‘All The Little Lights’, ci sono stati altri nove album di studio ed innumerevoli tour sold-out in tutto il mondo, a testimonianza dell’instancabile etica del lavoro di Passenger e della dedizione alla sua arte.

La nuova versione vede l’album interamente ri-registrato e completamente re-immaginato, mentre Passenger arricchisce questi brani con un nuovo decennio di esperienza e saggezza, chiamando a celebrare questo successo amici e colleghi di lunga data, tra cui Foy Fance, Gabrielle Aplin, Nina Nesbitt ed Ed Sheeran, figure che gli sono state accanto nel corso degli anni, professionalmente e personalmente. Il tutto, preservando lo spirito e l’anima dell’originale, mentre infonde nuova vita ai brani. Musicalmente più ricco, vocalmente più forte e scintillante di audace bellezza, ‘All The Little Lights‘ brilla più che mai.

Tra gli artisti inglesi di maggior successo degli ultimi anni, con oltre sei miliardi di streaming in tutto il mondo, Passenger torna sul palco dell’Anfiteatro del Vittoriale, lunedì 29 luglio, per festeggiare il decennale del suo pluripremiato album d’esordio.

A pochi mesi dal successo della dodicesima edizione – che si è chiusa con quasi 27.000 spettatori10 spettacoli tutti esauriti e un indice medio di riempimento del 100% – il Festival dell’Anfiteatro del Vittoriale è pronto a tornare per la tredicesima edizione di Tener-a-mente, la rassegna, nei mesi estivi, ospita nella suggestiva location dannunziana artisti internazionali e grandi cantautori italiani.

Tra i palchi più belli d’Italia, il festival attira ogni anno spettatori da ogni parte del mondo: nel 2023 si sono infatti registrate presenze proveniente da ben 64 Paesi al mondo, contro i 38 dell’edizione 2022. La palma del concerto più internazionale, a lungo detenuta da Hozier, va ai Kaleo, che hanno avuto pubblico da 36 nazioni (tra cui AfghanistanKazakhstan e Islanda), seguiti appunto dal cantautore irlandese, con spettatori da 33 Paesi tra cui Australia, BrasileSudanArabia Saudita e Kiribati, in Oceania. Terzo posto ex-equo per Jacob Collier e Nick Mason, ciascuno con pubblico da 28 nazioni tra cui Algeria, Giappone, Bahrain, Cina, Colombia, Hong Kong e Macao.

Si conferma con decisione anche la tendenza al ringiovanimento del pubblico del Festival e grande soddisfazione anche per la conferma ottenuta dall’omaggio alla poesia che, con Più Luce!, l’evento curato da Paola Veneto, ha registrato 1.381 spettatori.

Giunto alla sua tredicesima edizione, Tener-a-mente si conferma come uno tra gli appuntamenti più attesi del panorama delle rassegne estive italiane, salutato da Studio Aperto come uno dei due Festival italiani più importanti, insieme al Lucca Summer Festival, e annoverato da GQ Italia tra i cinque migliori Festival nazionali, accanto a manifestazioni storiche come Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Con una direzione artistica affidata dal presidente della Fondazione Il Vittoriale degli ItalianiGiordano Bruno Guerri a Viola Costa (Ripens’arti), cresce l’attesa per il cartellone dell’edizione 2024 di Tener-a-mente che, come ogni estate, porterà molti tra i più grandi protagonisti della musica italiana e internazionale nel magnifico Anfiteatro del Vittoriale, completato nel 2020 secondo il progetto originario di Gabriele d’Annunzio e sontuosamente rivestito in marmo rosso di Verona.16