La cultura è chiave di ricchezza per la fonte turistica? Il Prof. Sgarbi ne parlerà Venerdì 9 in Valle del Chiese
Con la cultura non si mangia è la battuta di qualche anno fatta da un esponente governativo italiano. Un concetto che, fortunatamente, a distanza di una decina d’anni si è radicalmente rovesciato tanto che oggi l’offerta di vacanza legata al patrimonio culturale italiano, opportunamente valorizzato, sta diventando sempre più uno dei punti di forza del Pil turistico nazionale. Un processo culturale lento e costante che vede tra i grandi fautori il prof. Vittorio Sgarbi, che da critico e storico dell’Arte, curatore di mostre in Italia e all’estero, autore di saggi, articoli e libri di successo, ha rilanciato in questi anni il valore culturale dell’Italia. Non a caso oggi considerato il maggior esperto internazionale dell’arte tra il 400 e metà 700. E proprio su questi temi ha giocato nei suoi ruoli di Conduttore di trasmissione TV e personaggio estemporaneo nel linguaggio e nel confronto televisivo.
Insomma un mix di valori culturali, economici e turistici che saranno al centro della chiacchierata estiva pubblica prevista venerdi 9 agosto a Forte Corno, nel Comune di Valdaone in Valle del Chiese (ore 17.30) con la presenza proprio del grande critico d’arte e del direttore del Quotidiano Trentino Paolo Mantovan, stimolati dal giornalista Diego Decarli.
“L’occasione di avere il prof. Sgarbi tra noi è la sesta edizione di Altro Tempo, l’evento annuale estivo curato dall’area Cultura del Consorzio Turistico Valle del Chiese e quest’anno incentrato sul tema Sguardi Incantati in collaborazione con l’amministrazione comunale di Valdaone – spiega Daiana Cominotti, presidente del Consorzio Turistico -. Sarà certamente un appuntamento a tutto tondo in linea con il lavoro di promozione che il Consorzio sta facendo nei vari settori della nostra offerta turistica: appunto quella culturale, e poi la vacanza attiva, quella legata all’ambiente, alla ruralità e naturalmente a quella gastronomica, con polenta, malghe e Formai da Mont in primo piano. Oggi il prof. Sgarbi è riferimento imprescindibile nel mondo della cultura sia in campo nazionale e sia locale dopo la sua recente nomina a presidente del Mart. Quello dei Musei e degli immensi capolavori che vi sono custoditi è uno dei capisaldi della nuova visione turistico-culturale italiana e più in piccolo anche del nostro territorio.
Ma più in generale è così anche in Trentino dove Muse, Mart, Museo delle Palafitte di Ledro, Castello del Buonconsiglio (con la sua appendice di altri manieri tra i quali Castel Caldes che quest’estate ospita proprio capolavori della famiglia di Sgarbi), Museo della Guerra di Rovereto e gli innumerevoli forti riescono a catalizzare agni anno l’attenzione di centinaia di migliaia di ospiti. Natura, gastronomia, vacanza attiva e cultura sono, insomma, uno dei capisaldi dell’offerta turistica del Trentino e della valle del Chiese.
La presenza di Vittorio Sgarbi nell’ambito turistico collocato tra il Lago d’Idro, la Val di Fumo e le Dolomiti di Brenta assume quindi una connotazione significativa anche in considerazione del patrimonio storico-culturale locale, a cominciare proprio da Forte Corno e Forte Larino – chiarisce Frank Salvadori, dell’area cultura del Consorzio turistico valle del Chiese -. ma anche dei Castelli Romano e San Giovanni della Famiglia Lodron. E come non citare la Pieve di Condino e la Chiesa di San Barnaba valorizzata dal comune di Sella Giudicarie con molti eventi. Significativi sono poi i lavori di artisti quali Sebastiano Mazzoni e Palma il Giovane di cui vi sono esempi peculiari nella chiesa di Daone – ricorda Maddalena Pellizzari –; così come l’affresco praticamente sconosciuto nella chiesa di San Michele a Darzo che si lega alla storia dei Lodron perché vi compare un lanzichenecco, forse una sorta di ex voto legato al Sacco di Roma. Proprio da questo affresco – così come da quelli presenti nel palazzo Lodron sede del Tar a Trento – sono stati ricavati i bozzetti per i vestiti del gruppo Lebrac di rievocazione storica dei Lanzichenecchi. Significativa è poi la figura dell’artista contemporaneo Luigi Bonazza, originario di Breguzzo ma protagonista di un intenso percorso artistico tra Italia e Austria
Il programma di Altro Tempo 2019 prevede nel primo pomeriggio di venerdì 9 agosto (ore 15.00) l’attivazione del servizio di bus navetta dalla piazza di Praso (Valdaone) verso Forte Corno (tragitto di circa 20’) e contestualmente la possibilità di salire a piedi al Forte in compagnia degli Accompagnatori di Media Montagna con partenza dalla piazza di Praso. L’escursione dura indicativamente un’oretta e richiede un minimo allenamento. Quindi alle 17.00 ci sarà la merenda per i partecipanti all’escursione.
Alle 17.30 il via alla Conversazione con Sgarbi e Mantovan.
È peraltro prevista la possibilità di visitare Forte Corno sin dal mattino grazie alle visite guidate organizzate dall’associazione La Busier con inizio alle ore 10.00, alle 14.00 e alle 16.00.
La sesta edizione di Altro Tempo è resa possibile dalla collaborazione degli Accompagnatori di Media Montagna, dell’Associazione La Busier, dei Vigili del Fuoco di Praso, dei Carabinieri in Congedo, dell’Associazione Culturnova e della Pro Loco di Praso. E con il supporto del Comune di Valdaone, del Consorzio dei Comuni del Bim del Chiese e della Cassa Rurale Adamello Brenta.
In caso di maltempo l’evento sarà ospitato nella Palestra a Pieve di Bono. INFO: www.visitchiese.it