“Il nostro lavoro – dice ancora Colombo –, supportato costantemente dall’appoggio di sponsor senza i quali tutto questo non sarebbe possibile, ci ha permesso di riavvicinare allo sport numerose persone, grazie all’enorme parco di attrezzature (fra handbike e carrozzine da tennis, ndr) che possiamo mettere a disposizione di chi si vuole affacciare allo sport paralimpico”. All’inizio Testa era uno fra molti, poi, grazie ai risultati sportivi, è diventato la punta di diamante del progetto. “Tanto che – sottolinea il presidente – si presenterà ai Giochi con due handbike di proprietà di Active Sport, da noi acquistate grazie al sostegno degli imprenditori bresciani e all’impegno di tutti, e a lui concesse in comodato d’uso gratuito”. La presenza di un atleta Active alla Paralimpiadi è un’ulteriore prova del valore del lavoro dell’associazione, un’eccellenza a livello nazionale. “Abbiamo investito molto sulla crescita di Mirko – dice ancora Colombo –, perché il suo impegno e la sua serietà meritavano di essere valorizzati. Ma spendiamo le stesse energie anche per tutte le altre persone coinvolte nei progetti, perché il nostro lavoro esula dall’eccellenza sportiva. La nostra responsabilità sociale, figlia di valori da sempre concordati e condivisi con la famiglia Camozzi, rimane quella di garantire a più persone possibile l’opportunità di ricostruirsi una vita attiva, con lo sport come strumento principale”. Pertanto, il percorso di Testa è la dimostrazione perfetta della qualità dei progetti Active, e lo stesso Mirko diventa l’ambassador ideale dei valori dell’associazione. “Compatibilmente con i suoi impegni sportivi – chiude il presidente – cercheremo di coinvolgerlo sempre di più nel nostro progetto vita e nell’aiuto fra pari, come prova provata di come non solo sia possibile ricostruirsi una vita attiva, ma anche riempirla di soddisfazioni”. Sportive e umane. |