Ateneo di Salò, due giovedì in tour
Tra le novità di quest’anno l’Ateneo di Salò propone due serate “speciali” per i suoi tradizionali appuntamenti del giovedì. Con l’intenzione di costruire nuove sinergie sul territorio, infatti, sono state messe in calendario due date nelle quali l’antica istituzione salodiana proporrà la presentazione di un paio volumi in altrettante location gardesane di grandissimo fascino.
Si parte giovedì 25 luglio a Gargnano alle ore 20:30, presso l’ex Palazzo Municipale di piazza Feltrinelli 2, dove, in collaborazione della locale amministrazione comunale sarà presentato il volume di Riccardo Balzarotti-Kämmlein Alessandro Bettoni Cazzago. Libro sulla straordinaria vita di quest’uomo di nobile famiglia bresciana, mitico comandante di “Savoia Cavalleria” durante la carica di Isbuscenskij nella steppa russa e celebre campione di equitazione, olimpionico ai massimi livelli agonistici.
Per l’occasione l’autore presenterà al pubblico la poliedrica figura del Bettoni: amante di cavalli, grande sportivo a livello internazionale e olimpionico, mitico comandante del Reggimento “Savoia Cavalleria” nella celeberrima carica di Isbuscenskij, grandissimo gentiluomo: una vita incredibile e affascinante assolutamente da conoscere.
Ma oltre a questo Alessandro è stato un grande uomo che ha coniugato ai massimi livelli onore, coraggio, senso del dovere, e incrollabile fede al giuramento fatto.
Nato nel 1892 fu sempre grande amante di cavalli; ufficiale di cavalleria e grande campione di salto partecipò negli anni ’30 a oltre 65 concorsi internazionali ippici e 141 nazionali. Vinse a Piazza di Siena a Roma nel 1929 e nel 1940, partecipò alle Olimpiadi di Londra del 1948. Tra il 1929 e il 1939 conquistò 384 premi, 253 coppe e 62 trofei.
Già celebre quindi a livello sportivo, lo divenne ancor più per il comando di Savoia Cavalleria nella campagna di Russia; dopo l’8 settembre 1943 aderì alla Resistenza bresciana al nazifascismo. Morì a Roma nel 1951 durante il concorso ippico a Piazza di Siena.
Questo libro intende far conoscere e ricordare, ancor più che le vicende militari, la statura dell’uomo
Bettoni, la coerenza, lo stile, il suo amore per i cavalli, le capacità di equilibrata mediazione, che evitarono a Brescia il bagno di sangue del secondo dopoguerra.
La serata del 1 agosto sempre alle 20:30 presso il Museo della Torre di San Martino sarà presentato il volume di Fabrizio Galvagni, Il Campanile di Strasburgo.
Il testo di Galvagni è la sintesi un’attenta indagine lessicale operata dall’autore anni fa in collaborazione con i suoi studenti e ora ripubblicata, riveduta e ampliata, attraverso la quale lo studioso è riuscito a ricostruire i sottili legami che le lingue europee nascondono sotto un manto di presunta diversità e che le lega tra loro attraverso un substrato semantico comune, che riesce a coinvolgere anche il dialetto. La lingua del campanile locale, dunque, appartiene anch’essa a un patrimonio collettivo dell’intero continente, del quale Strasburgo ne diventa simbolicamente il centro.
Questo ci permette di capire meglio il luogo scelto per la conferenza: in tempi come i nostri in cui nuovamente venti di guerra sembrano spirare sull’Europa è compito della cultura continuare a ricordare agli uomini i legami che ci uniscono, mostrando allo stesso tempo i disastri e le immani sofferenze che le divisioni ideologiche hanno causato anche sui nostri territori in anni non troppo lontani.
Con Galvagni dialogheranno per l’Ateneo la prof. Valotti, segretario accademico, e la prof.ssa Annalisa Lazzaroni, vice presidente della Società San Martino e Solferino, che oltre a ospitare l’iniziativa ha fattivamente collaborato all’organizzazione della stessa.