242 mappe e documenti antichi digitalizzati grazie al sostegno di Fondazione Spedali Civili

Fra mappe, documenti e pergamene sono centinaia i documenti di proprietร  degli Spedali Civili di Brescia custoditi all’interno dell’Archivio di Stato cittadino. Molti sono stati digitalizzati, ma tanti altri, soprattutto quelli di grandi dimensioni non lo erano ancora. Cosรฌ la Fondazione Spedali Civili ha risposto positivamente alla richiesta di rendere in formato digitale tutto ciรฒ che mancava.

ยซUn primo passaggio era stato fatto in occasione della mostra ‘Trapaura, devozione e scienza’ organizzata per la Capitale della Cultura, dall’Archivio di Stato – spiega Marta Nocivelli, presidente della Fondazione -. In quel caso si era trattato di sole 8 mappe, ma ci si รจ resi conto di quanto potesse essere utile procedere anche con la digitalizzazione di tutte le altre, come ci aveva chiesto Debora Piroli, la direttrice dell’Archivioยป.

Ad occuparsi della digitalizzazione delle 242 mappe rimanenti รจ stato uno studio specializzato che, con tutte le attenzioni del caso e sotto la supervisione dei funzionari dell’Archivio, ha prima fotografato, e in alcuni casi ci sono voluti decine di scatti, e poi assemblato le diverse mappe.

ยซParliamo di documenti che misurano anche 3 metri per 2 e che per questo e per la loro delicatezza, raramente venivano concessi in visione agli studiosiยป, precisa ancora Nocivelli. Ciรฒ che รจ custodito in Archivio di Stato non racconta solo la storia degli Spedali Civili fin dalla loro nascita nel 1447 come Ospedale Nuovo Grande, ma anche parte della cittร .

Fra le planimetrie conservate, ad esempio, ci sonotutte quelle relative al convento di San Domenico, prima che venisse mano a manodemolito per rispondere alle necessitร  dell’ospedale, la cui prima collocazione era proprio al suo interno, in quell’area compresa tra le attuali via Einaudi e via Moretto ยซUnadelle ultime demolizioni – spiega Giuseppe Merlo, archivista e storico dell’arte – risale al 1883 quando furono realizzati i bagni.

Ma l’abbattimento complessivo avvenne poi con ilpiano regolatore del 1960, quando fu raso al suolo tutto e vennero salvati solo i tre chiostri inglobati oggi negli edifici residenziali costruiti in quegli anniยป.

La digitalizzazione di questi materiali, consente agli studiosi di consultare i preziosi manufatti senza pericolo che possano rovinarsi. Fra quelli digitalizzati ci sono anche le tavole preparatorie del Vantini per la realizzazione del monumento (progettato tra il 1847 e il 1855) che svetta sui Ronchi e che i bresciani conoscono comela Tomba del cane, voluto dal ricco commerciante Angelo Bonomini che lasciรฒ in ereditร  agli Spedali Civili il suo intero patrimonio.

ยซFra quelle digitalizzate, le 21 mappe della ‘Commenda di Garda’, che datano tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800 e che documentano una proprietร  che l’ospedale ha alienato negli anni Sessanta – spiega infine Merlo -, sono planimetrie e topografie che hanno dimensioni enormi e che per questa ragione erano praticamente inconsultabiliยป.

Ora anche queste mappe sono custodite in appositi contenitori nelle camere blindate e a temperatura e umiditร  controllate dell’Archivio di Stato, mentre studiosi e ricercatori possono con tutta tranquillitร  consultare i loro gemelli digitali.