Trionfo dell’arte madonnara, ecco i vincitori del 50° Incontro Nazionale dei Madonnari nel borgo mantovano di Grazie

Ferragosto d’arte nel segno del tutto esaurito a Grazie di Curtatone (Mn). Nonostante la pioggia abbia interrotto i lavori nella sera del 14 agosto, il 50esimo Incontro Nazionale dei Madonnari ha regalato uno spettacolo unico sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie, gremito di turisti e visitatori, appassionati d’arte, pellegrini e curiosi giunti ad ammirare questa inedita galleria d’arte a cielo aperto che, nell’edizione dei 50 anni, è stata interamente dedicata alla Divina Commedia. Protagonisti 135 artisti madonnari provenienti dall’Italia e da Argentina, Belgio, Cile, Francia, Germania, Giappone, Irlanda,⁠ Messico, Paesi Bassi, Russia, Serbia, Stati Uniti d’America, Ungheria. Sotto la guida di Kurt Wenner, il più famoso street artist nel mondo, maestro madonnaro e padre della street painting 3D, tre giurie composte da storici dell’arte ed esponenti ecclesiastici hanno decretato i vincitori per ognuna delle cantiche del poema dantesco, in ciascuna categoria in concorso (Madonnari Semplici, Qualificati e Maestri), cui si sono aggiunti quattro premi speciali, tre premi per la creatività e il premio della giuria popolare.

Nella categoria dei Maestri Madonnari, il messicano Ignacio De Jesus Chavez Salinas, già vincitore lo scorso anno regala il bis, classificandosi al primo posto nella cantica dell’Inferno. L’autore ha interpretato i versi “…io feci ‘l mal sonno che del futuro mi squarciò il velame – Canto XXXIII, vv. 26-27. Questa la motivazione data dalla giuria per la sua vittoria: l’autodistruzione generata dalla violenza del tradimento degli affetti più cari viene resa dall’artista con la tecnica dello sfumato e con una manualità magistrali. La vittoria per la cantica del Purgatorio è andata alla Maestra Madonnara Liliana Confortini con “Issa vegg’io (…) il nodo che ‘l Notaro e Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo – Canto XXIV, vv. 55-57″. Motivazione della giuria: l’esperienza statuaria diventa un modello per l’arte di strada: Dante in primo piano, ispirato, guarda il pubblico e diventa pubblico; l’angelo in secondo piano è il suo illuminato referente spirituale. Confortini inventa il colore sui riferimenti che erano di marmo, quindi fornisce loro vita e movimento. Come dire: in purgatorio c’è speranza. La prima classificata nella cantica del Paradiso è la Maestra Madonnara Michela Bogoni, che si è aggiudicata anche il premio della giuria popolare. Con “O fronda mia in che io compiacemmi pur aspettando, io fui la tua radice – canto XV vv.88-89″ ha convinto la giuria che ne ha così motivato la vittoria: la personale interpretazione del soggetto ha determinato scelte formali altrettanto personali: di notevole perizia grafica l’opera gode anche dell’efficace alternanza tra colore e monocromo, col fine di rappresentare l’attrito fra corpo fisico e ombra metafisica, fra l’istanza del presente e la rievocazione del passato.

Tutte le opere sono ancora intatte sul selciato del sagrato del Santuario, per essere ammirate in tutta la loro bellezza dai numerosi turisti e visitatori che si recheranno a Grazie per l’Antichissima Fiera (che si concluderà domenica 18 agosto) e anche nei giorni seguenti, fino a che non saranno cancellati dagli eventi atmosferici.  (Tutto il programma dell’Antichissima Fiera su borgodigrazie.it ).

 

PARTNER: L’Antichissima Fiera delle Grazie e il contestuale 50esimo Incontro Nazionale dei Madonnari sono organizzati dal Comune di Curtatone con il patrocinio di Parlamento Europeo, Ministero della Cultura, Provincia di Mantova, Comune di Mantova e Parco del Mincio. L’evento è reso possibile anche grazie al contributo di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Camera di Commercio di Mantova. Si avvale inoltre della collaborazione dei Comuni di Goito e di Borgo Virgilio, Proloco Curtatone e CIM Centro Italiano Madonnari. La Società Dante Alighieri è stato partner del 50° Incontro Nazionale dei Madonnari.

 

5 BUONI MOTIVI PER VISITARE GRAZIE E IL PARCO NATURALE DEL MINCIO

A pochissimi chilometri dal centro di Mantova, il piccolo borgo di Grazie di Curtatone è un vero gioiello con il suo Santuario in stile gotico lombardo, luogo di devozione mariana e meta di pellegrinaggi, il fiume Mincio e la riserva naturale che lo ospita, la fiabesca fioritura di fiori di loto, che proprio in estate incanta i visitatori sul Lago Superiore di Mantova, e l’Antichissima Fiera che in questi ultimi due anni ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo. Il borgo di Grazie fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia ed è da poco salito sul podio del programma televisivo Rai “Il Borgo dei Borghi”, classificandosi al terzo posto. Per questi motivi, oltre che meta religiosa per i pellegrini, Grazie è la destinazione ideale per tutti gli amanti dell’arte e della natura, senza tralasciare gli appassionati delle tradizioni enogastronomiche locali. ►Il territorio offre numerose possibilità per farsi scoprire e apprezzare da turisti e visitatori grazie ad itinerari in bici, mini-crociere ed escursioni fluviali ecocompatibili sul fiume Mincio, tra la città di Mantova, Grazie di Curtatone e Rivalta, dove si estende la “Riserva naturale delle Valli del Mincio“. Il paesaggio conserva atmosfere suggestive tra fiori di loto fioriti, ibischi di palude e una vegetazione fitta che accoglie aironi rossi e cinerini, tarabusi, falchi di palude e altre specie protette di uccelli. ►Elemento distintivo del borgo di Grazie, abbracciato dal fiume Mincio, è il Santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie in stile gotico lombardo. Risalente alla fine del XIV secolo, conserva numerose statue polimateriche ex-voto e un coccodrillo imbalsamato che pende dalle volte, forse simbolo del demonio vinto, protagonista di numerose leggende. Grazie è un luogo unico, un concentrato di storia, natura e tradizioni che resta nel cuore di tanti visitatori, affascinati dal patrimonio artistico e dall’atmosfera suggestiva che vi si respira. ►Il Museo comunale dei Madonnari conserva ed espone numerose opere di Maestri Madonnari: capolavori e creazioni del tutto originali si mescolano a riproduzioni su pannelli e cartoncini di opere eseguite precedentemente sulle piazze. Il museo, situato sul piazzale del Santuario, è visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19. ►Ma a Grazie c’è anche un “Museo urbano diffuso”, cioè un percorso espositivo a cielo aperto delle opere dei madonnari, che si snoda nelle vie principali del borgo: riproduzioni di opere selezionate che sono esposte su edifici pubblici e su abitazioni private e che possono essere periodicamente variate e integrate. Un modo per promuovere tutto l’anno l’opera dei madonnari che devono sì la loro magia al loro essere effimere, ma meritano anche di essere valorizzati nell’ambito delle eccellenze che caratterizzano il borgo di Grazie. ►Il piatto tipico di Grazie è il Cotechino De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), apprezzatissimo anche in estate e in versione street food. Sarà perché è così gustoso o perché si caratterizza per un ridotto contenuto di sale e grassi, ma la tradizione vuole che si mangi il prelibato “panino con il cotechino” proprio durante l’Antichissima Fiera di Ferragosto.