Librixia 2024: lunedì 30 settembre ore 16 presentazione libro “Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa”
Business plan, bilancio di missione, strategie di marketing ed inclusività: i musei imparano dalle imprese e ne acquisiscono metodi e sistemi di valutazione dell’impatto, per proiettarsi verso un futuro sostenibile
Fondazione Brescia Musei presenta, lunedì 30 settembre, alle ore 16, presso la Tensostruttura Vittoria, nell’ambito di Librixia 2024, il nuovo libro Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa, vademecum per invitare i musei ad aprirsi alla società contemporanea, riuscendo così anche ad autosostenersi più facilmente.
Il testo è scritto dal museologo Maurizio Vanni insieme al presidente di ICOM Italia, Michele Lanzinger e al Direttore Generale Cultura del Comune di Milano, Domenico Piraina, con un contributo del direttore di Fondazione Brescia Musei, Stefano Karadjov, e sarà presentato in un talk con Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei, anticipato da un saluto di Eugenio Massetti, patron di Librixia e presidente di Confartigianato Brescia, che ha concorso per il tramite di Compagnia della Stampa alla pubblicazione della Relazione di Missione 2023 dell’Istituzione museale bresciana.
Business plan, bilancio di missione, strategie di marketing, profilazione e fidelizzazione del pubblico, percorsi inclusivi e legami con gli stakeholder del territorio per entrare nella dimensione quotidiana dei cittadini. La gestione dei musei diventa sempre più assimilabile a quella di un’impresa, così da aiutarli a vincere le sfide del futuro e tenere fede alle proprie mission. È questo il tema attorno al quale ruota il libro Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa (Pacini Editore), primo volume della nuova collana Musei e Museologia del presente, curato dal museologo (Università di Pisa), critico e storico dell’Arte, Maurizio Vanni. Il libro, scritto insieme al presidente di ICOM Italia, Michele Lanzinger, a Domenico Piraina, Direttore Generale Cultura del Comune di Milano e Direttore di Palazzo Reale vede anche un contributo di Stefano Karadjov, Direttore di Fondazione Brescia Musei, e sarà presentato lunedì 30 settembre, alle ore 16, presso la Tensostruttura Vittoria, nell’ambito della kermesse cittadina Librixia 2024, in un talk sui temi della sostenibilità e dell’inclusione in ambito museale.
La presentazione del volume che approfondisce in modo esaustivo anche i temi della sostenibilità economica dei musei, oltre agli aspetti connessi alla creazione e misurazione dell’impatto sociale generato dagli stessi, sarà appropriata occasione per la prima presentazione da parte della Presidente Francesca Bazoli della Relazione di Missione 2023 di Fondazione Brescia Musei, vero e proprio “bilancio sociale e di sostenibilità” dell’Istituzione culturale bresciana. Questo volume, sorta di almanacco delle attività museali dell’anno precedente, presenta una sintesi della gestione annuale, attraverso una parte descrittiva e riassuntiva delle attività e una parte di natura quantitativa e grafica nella quale sei indicatori di gestione propongono un’analisi degli impatti generati dai musei, dalle mostre e dai public program museali sul territorio. Porterà un saluto Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Brescia, istituzione che visti i temi della Relazione e gli impatti sul territorio ha sostenuto la pubblicazione, con il supporto dell’editore bresciano Compagnia della Stampa.
Musei e Museologia del presente è un invito ai musei ad aprirsi alla società contemporanea, affinché sappiano elaborare programmi che pongano la relazione con le proprie comunità al centro della loro azione. Avvalendosi anche di numerosi casi di studio, il manuale affronta le sfide che le istituzioni museali devono fronteggiare nell’immediato e nel lungo termine, con l’obiettivo di fornire strategie e metodi per affrontarle. Tutto parte dalla nuova definizione ICOM di Museo (Praga, 2022) che pone il tema della sostenibilità anche economica: i musei devono essere gestiti anche adottando modalità di pianificazione economico-finanziaria analoghe a quelle impiegate dalle imprese, elaborando quindi piani economici, business plan e progetti di fundraising anche in relazione con il settore produttivo con cui costruire rapporti di partnership, e produrre offerte culturali ed esperienziali personalizzate su segmenti di interesse, insieme ad altre iniziative in relazione alla comunità e al territorio, che abbiano obiettivi e mission misurabili in grado di generare introiti (diretti o indiretti) e consentire loro di sostenersi sempre di più con le proprie forze. Un aspetto, questo, che si affianca alla necessità di dialogare con tutti gli stakeholder del territorio, oltre a quella di conoscere, profilare, coinvolgere e fidelizzare il pubblico generico, ed abbattere le barriere architettoniche e sociali, offrendo una proposta culturale personalizzata. Solo facilitando inclusione, accessibilità, rispetto per l’ambiente (riduzione dell’impatto) e benessere psicofisico si potrà esaltare il carattere sociale, ecologico e olistico dell’istituzione museale.
Il manuale, infatti, affronta anche l’aspetto ambientale legato ai musei, con un capitolo sulla “biomuseologia”, curato da Maurizio Vanni, unito a un saggio di Michele Lanzinger, nel quale si evidenziano una serie di azioni da mettere in pratica per ridurre il loro impatto sull’ambiente. I musei sono infatti, tra gli edifici che producono cultura, quelli più inquinanti, poiché rimangono sempre in funzione. Oltre il 75% si trova inoltre all’interno di edifici di rilevanza storica e quindi vincolati, ma grazie ad una serie di accorgimenti legati al risparmio e all’efficientamento energetico, come l’utilizzo di vernici green, l’installazione di pannelli fotovoltaici trasparenti ed impianti di illuminazione a led, oltre a strategie no waste grazie al riciclo avanzato, si può ridurre l’impatto ambientale di quasi il 70% senza intervenire sulla struttura e sulle mura esterne.
Sono particolarmente orgoglioso di presentare nella nostra città il primo volume della collana di museologia edita da Pacini – di cui mi pregio essere nel comitato scientifico – non solo per il valore di novità rappresentato dalla spiegazione del nuovo ruolo dei Musei alla luce della definizione ICOM 2022 così ampiamente descritta nel volume, ma anche perché Brescia Musei, incarnando molte delle visioni che il volume illustra nell’operato quotidiano, ha anche la possibilità in questa occasione di rendere noto all’uditorio e alla stampa la pubblicazione – con la collaborazione di Confartigianato, per il tramite di Compagnia della Stampa – della sua Relazione annuale di missione, un documento importante che, insieme al progetto strategico, puntella le attività dei musei virtuosi nel seguire un approccio sostenibile e inclusivo nella gestione, commenta Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei.
Oggi più che mai i musei devono tornare a mettere l’individuo al centro – spiega Maurizio Vanni, Direttore scientifico della collana. – Devono perciò diventare luoghi di interesse pubblico, che promuovono la diversità e la sostenibilità, che si rivolgono a tutta società, ovvero al pubblico generico, ma anche al contesto economico, sociale, olistico ed ambientale non solo per una crescita culturale, ma anche per una crescita umana. La chiave è riuscire a far entrare i musei nella quotidianità delle persone, a prescindere dalle collezioni che espongono attraverso i servizi che offrono come ristorante, caffetteria, bookshop, sale laboratoriali permanenti e auditorium per eventi interdisciplinari, uniti a una serie di offerte culturali esperienziali utilissime per stimolare una frequentazione regolare.
Per rispondere a queste nuove esigenze le istituzioni museali dovranno dotarsi necessariamente di nuove risorse umane, inediti profili professionali, da integrare a quelle preesistenti: specialisti di Economia, Marketing e Comunicazione, Valorizzazione e Gestione Museale, Antropologia, Sociologia, Pedagogia, Psichiatria ed Informatica. Una rivoluzione dalla quale trarranno beneficio anche i territori, in quanto le nuove funzioni trasformeranno i musei in vere e proprie destinazioni turistiche. Una svolta importante, ma necessaria per salvarli dal fallimento.