Terzo trimestre: freno tirato per le Pmi bresciane

Il terzo trimestre 2024 osserva ulteriori segnali di rallentamento per le PMI bresciane. Circa la metร  delle imprese interpellate registra, infatti, una riduzione del fatturato (54%), della produzione (48%) e degli ordini (49%). Piรน limitato – circa un terzo – il numero di imprese che rileva invece una crescita.

 

Ad affermarlo รจ l’indagine sui dati congiunturali del periodo luglio – settembre 2024, realizzata dal Centro Studi Confapi Brescia interrogando un campione di cento imprese associate, in prevalenza metalmeccaniche, con fatturato tra i due e i 10 milioni di euro e con meno di cinquanta dipendenti.

 

Qualche timido segnale di vivacitร  arriva dagli investimenti (in aumento per oltre il 20% delle imprese), in lieve crescita rispetto alla prima parte del 2024, seppur prevalentemente limitati al territorio nazionale. Qualche tensione arriva, invece, dal fronte costi di

produzione: 42 aziende su 100 segnalano prezzi di acquisto delle materie prime in aumento e in leggero peggioramento sono anche le rilevazioni sui costi energetici.

 

Il tema centrale, come sottolinea l’indagine, รจ il rallentamento della domanda. Sono piรน di 7 su 10 le aziende che individuano nel calo degli ordini la causa principale dell’andamento modesto del terzo trimestre.

Solo il 15% delle imprese considera l’andamento della produzione del trimestre legato alla consueta pausa di agosto o, al piรน, in una chiusura estiva piรน lunga del solito.

 

Il rallentamento produttivo ha, perรฒ, un impatto sulla forza lavoro, seppur al momento non si parli di licenziamenti. Frena, infatti, la ricerca di nuovo personale e, dall’inizio dell’anno, sono poco meno di una su quattro (23%) le aziende che fanno ricorso agli ammortizzatori sociali o a contratti di solidarietร .

Calo della domanda, incertezza sui mercati e revisione al ribasso delle attese sul Pil da parte di Istat e FMI hanno effetti anche sulla pianificazione aziendale. Piรน di un’azienda su cinque (22%) afferma che ha intenzione di modificare i propri programmi, frenando nuove assunzioni o nuovi investimenti. O, appunto, facendo ricorso agli ammortizzatori sociali. รˆ giร  avvenuto in questo trimestre, accadrร , presumibilmente, anche nei prossimi mesi e nel 2025.

 

ยซLe difficoltร  della Germania e di altri partner commerciali di riferimento penalizzano inevitabilmente il nostro territorio e le turbolenze su costi delle materie prime e dell’energia non tranquillizzano – commenta il presidente di Confapi Brescia Pierluigi Cordua -. Al momento, fortunatamente, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali รจ ancora ampiamente sotto controllo. Se la situazione generale si stabilizza e i tassi d’interesse calanti danno una mano, ci sono buoni motivi per continuare a essere prudentemente fiduciosi rispetto al futuroยป. Sul fronte della politica industriale, un auspicio: ยซFino ad oggi la 5.0 non ha dato i risultati sperati perchรฉ la sua messa a terra non sempre รจ chiara nelle procedure da applicare, soprattutto per le PMI. L’auspicio รจ che vengano attuate delle semplificazioni quanto prima, in modo tale che i 6,2 miliardi di euro stanziati possano entrare finalmente in circolo. Stiamo parlando di efficientamento energetico delle imprese che, insieme al 4.0 e alla digitalizzazione, rappresentano aspetti fondamentali per permettere alle imprese di diventare piรน competitiveยป.