Brescia: prima provincia in Italia a rispondere alla “call to action” del Piano Mattei

Brescia è la prima provincia in Italia a rispondere alla “call to action” del Piano Mattei; in particolare la “Misura Africa” riserva da 200 milioni di euro di finanza pubblica per supportare le imprese nell’assumere un ruolo attivo attraverso progetti di sviluppo nell’area.

Il tema è stato approfondito oggi in una conferenza stampa tenutasi alla Camera di Commercio di Brescia, promossa dall’Ambasciata d’Italia ad Algeri e l’Ufficio Agenzia ICE di Algeri, in collaborazione con Confindustria Brescia, Camera di Commercio di Brescia, Confapi Brescia e Confagricoltura Brescia.

All’incontro sono intervenuti Lorenzo Ortona, vice coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei, Giangiacomo Calovini, onorevole Commissione Esteri e relatore del Piano Mattei, Antonio Poletti, vice ambasciatore d’Italia ad Algeri, Maurizio Motta, direttore dell’Ufficio ICE ad Algeri, Roberto Saccone, presidente Camera di Commercio di Brescia, Alberto Metelli, presidente settore Meccanica e Meccatronica di Confindustria Brescia, Pierluigi Cordua, presidente Confapi Brescia, e Giovanni Garbelli, presidente Confagricoltura Brescia.

Le imprese bresciane potranno approfondire le opportunità che derivano dalla crescita di questi Paesi, oltre che dalle risorse messe a disposizione dalla politica estera italiana e dalla diplomazia economica, in un apposito webinar intitolato “Algeria: nuove opportunità nell’attuale contesto geopolitico”, in programma mercoledì 30 ottobre dalle ore 10.30 (programma completo, info e iscrizioni su www.confindustriabrescia.it, sezione Prossimi Appuntamenti).

Negli ultimi anni l’Algeria ha aperto le sue importazioni a circa mille prodotti, eliminando le restrizioni precedenti, anche se di fatto vi sono dazi rilevanti su oltre 800 categorie di merci. Ha inoltre eliminato il divieto di importare autoveicoli, a conferma di un mercato in rapida crescita, con un forte bisogno di infrastrutture e prodotti di qualità.

I rapporti con l’Italia sono, infatti, in una fase positiva caratterizzata da un forte apprezzamento del Made in Italy: lo dimostrano le numerose visite istituzionali ed il livello della cooperazione economica. Attualmente sono circa 200 le imprese italiane in Algeria.

Per quanto riguarda il Made in Brescia, l’interscambio con l’Algeria ha segnato nel 2023 un export pari a 153 milioni di euro (0,7% del totale bresciano), concentrato in particolare sui prodotti della metallurgia, che valgono complessivamente oltre il 57% (62,1 milioni di euro); decisamente più ridotte le cifre riguardanti le importazioni, che si fermano a 9,3 milioni (0,1%).

“A quasi un anno dalla presentazione del Piano Mattei sono già molte le attività attuate da parte del Governo con l’obiettivo di creare sviluppo tra l’Italia ed i paesi africani – commenta Giangiacomo Calovini, onorevole Commissione Esteri e relatore del Piano Mattei –. In questo quadro sono convinto che la nostra provincia possa avere un ruolo da protagonista nelle relazioni con l’Africa e per questa motivazione ho promosso un iniziativa tra l’Algeria e le associazioni di categoria bresciane, che hanno raccolto il mio appello dei mesi scorsi. Il webinar che si svolgerà il prossimo mercoledì sarà il primo passo di un progetto che potrà offrire importanti opportunità per la realtà bresciana e per tutto il sistema della nostra provincia”.

“Abbiamo scelto di promuovere questa iniziativa che si inserisce nel quadro delle attività previste dal Piano Mattei lanciato a gennaio 2024, nel corso del vertice Italia-Africa di Roma, per rinnovare i rapporti con i Paesi del continente africano – aggiunge il presidente della Camera di Commercio di Brescia, Roberto Saccone –. L’Algeria rappresenta oggi un partner commerciale marginale, ma ritengo che ci siano buone prospettive per rilanciare nel quadro delle relazioni con il Nord Africa i rapporti economici, soprattutto considerando la necessità di individuare nuovi sbocchi commerciali anche alla luce della crisi dei mercati tradizionali della nostra economia”.