Libere di Vivere: La cultura della libertà nasce dalla quotidianità e risuona in ogni DONNA

La visione di Francesca;
L’ iniziativa non è nata da un piano complesso, ma dalla semplicità di un’idea: far risuonare la Libertà là dove spesso non se ne parla. Libere di Vivere è il frutto dell’esperienza di una formatrice di Ferrara, Francesca Soriani, mamma di tre figli maschi, che ha osservato come, nella quotidianità, i ruoli familiari possano talvolta rivelare dinamiche profonde, silenziose, persino opprimenti, capaci di generare timore e insicurezza nelle Donne, anche quando non sembra.
Con la sua esperienza conseguita nel campo famigliare e con le nozioni apprese dai tanti anni di formazione, Francesca, ha voluto dare voce a un messaggio di consapevolezza e inclusione, ispirato a un nuovo equilibrio e a un dialogo costruttivo, con unico obiettivo : TRASFORMARE.

Com’è nato il movimento;
Il progetto nasce dalla capacità di un gruppo di donne amiche, professioniste nella crescita personale e di sviluppo del potenziale umano – formatrici e madri – di ascoltare profondamente dentro di sé il risuono della chiamata di una donna comune e di rispondere SÌ!
Sì al mettere il proprio bagaglio, le proprie competenze, le proprie consapevolezze e  il proprio tempo al servizio di un’urgenza SOCIALE che ci chiama e ci invita ad uscire da uno spazio INDIVIDUALE ( che in età adulta può rischiare di isolarci se non cambiamo le dinamiche di comunicazione e alleanza ) dove spesso ci sentiamo Uniche, Insostituibili e Perfette per puntare a qualcosa di più grande che ci liberi. Un riconnetterci all’essenza, cercando di iniziare a dialogare con il mondo in modo più evoluto;
Questo non solo per le generazioni presenti ma con esse quelle passate e  soprattutto per quelle future.

Chi ha creduto, sostenuto e divulgato l’iniziativa;
Questa campagna non sarebbe stata possibile senza l’apporto di un amico e professionista, Willy Vecchiattini di Twinkle Agency  Ferrara, che, insieme al partner Carlo Piccinno di Medical Graphic, ci supporta, dando al messaggio e all’iniziativa visibilità, rendendo  così il progetto capace di espandersi a macchia d’olio.

Il nostro Sogno d’Integrazione;
Libere di Vivere non intende mettere Donne e Uomini gli uni contro gli altri bensì si propone di integrare il femminile e il maschile in un nuovo equilibrio. È un’iniziativa che fa luce sul patriarcato non come contrapposizione tra generi, ma come espressione di abuso di potere, dove il “forte” sovrasta il “debole.”
Il progetto mira a sciogliere il nodo di silenzio dietro al quale si nascondono i ruoli limitanti , le gabbie invisibili e i patti impliciti, ai quali sono stati relegati il maschile e il femminile nel tempo.
Libere di Vivere non è una protesta contro qualcosa, ma un richiamo verso una nuova coscienza.

Cosa siamo diventate;
Il movimento è nato solamente il 28 Ottobre 2024, come un gruppo whatsapp tra colleghe formatrici ed entrato in operatività già il 1 di Novembre.
In virtù del potenziale del progetto, sono arrivati richiami dall’ esterno, da subito nel territorio locale dove il progetto è partito ( Ferrara ), che si è tempestivamente riscontrato strutturando giorno dopo giorno nuovi agganci, per rispondere in modo adeguato alle richieste.

 Il Progetto  mirerà poi a promuovere un distaccamento operativo, un luogo in cui le persone ci potranno scrivere per chiedere supporto ( possibilità di rivolgersi alla mail liberedivivere2024@gmail.com), volto a intercettare anche i casi più silenziosi che emergeranno;
L’operatività concreta è il punto vincente della nostra campagna, operare e lavorare per la crescita femminile, anche in quell’ambiente che difficilmente viene attenzionato del “tutti i giorni”, dove le Donne per quanto non prede o vittime della violenza comune, possono manifestare ugualmente e lecitamente, momenti di crisi e di debolezza.
I dettagli di questo e di altri sviluppi si troveranno sulla pagina ufficiale del progetto, una risorsa che si sta costruendo per rispondere a una risposta straordinaria e inattesa da parte del pubblico.

I Nostri risultati;
Sono attive invece, una pagina ed un gruppo Facebook che in meno di una settimana ha raccolto circa 230 membri dal nome LIBERE DI VIVERE.
Ad oggi abbiamo condotto un’intervista presso Telestense, e una radiofonica a Radio Sound realtà locali del Ferrarese e siamo in contatto  con  entità di altre città.
( per le riproduzioni delle puntate Tv e Radio trovate i contenuti nel nostro gruppo Facebook LIBERE DI VIVERE )
“Libere di vivere” tocca una tematica così importante, urgente e profonda da aver ricevuto anche l’attenzione da parte di istituzioni, con le quali siamo in dialogo.

Il Cuore del Movimento;
Un aspetto cruciale di questa campagna è aiutare le Donne a fare un passo indietro, lontano dalla colpa, per riscoprire una Responsabilità autentica verso se stesse e il proprio benessere.
Non dobbiamo diventare come gli uomini per essere forti.
Questo è un movimento di rinascita, un ritorno alla naturalità femminile più autentica e potente, una forza che non ha bisogno di competizione, ma di equilibrio.
Per questo le donne ritratte nel flash – mob mediatico ( che ha dato poi origine al movimento ) appaiono senza abiti (inquadrate solo dal collo al viso ), simbolo di un ripartorirsi, di riconessione alla propria essenza ancestrale, libere da sovrastrutture e dalla trasmissione inconscia di emozioni sabotanti.

LA RIBELLIONE PACIFICA CHE DESIDERIAMO PROMUOVERE E’ UN RI – BELLARSI : inteso come Ritorno al Bello.

Il flash mob del 25 Novembre;
La campagna di liberazione prevede un flash mob mediatico il cui fulcro è un video composto da 25 donne. Si tratta di un mix sociale che include professioniste, rappresentanti istituzionali, donne comuni, straniere e con disabilità.
Inoltre, grazie a un nuovo elemento che vi sveleremo più avanti, il progetto offrirà l’opportunità a quante più donne possibili di diventare a loro volta portatrici del messaggio in modo attivo, UNENDOSI CON NOI IL GIORNO DEL FLASH – MOB;

Il video sarà accompagnato dalla canzone “Libertà Tossica“, scritta dal Maestro Giancarlo Prandelli e da Claudia Zanecchia, interpretato e supportato da 25 donne del mondo dello spettacolo, tra cui Matilde Brandi, Pamela Prati e Anna Pettinelli, a sostegno della causa.
Da qui l’idea che anche le ambasciatrici di Libere di vivere siano 25, a dimostrare quanto un tema di così grande portata e di significato collettivo, crei sinergie tra il “mondo comune “ e  volti noti.
Non solo nell’Allenza, ma nella possibilità che tutte le Donne possono cadere in una relazione Abusante, Manipolatoria, Violenta.

 1522, numero Nazionale Antiviolenza;
Come contributo concreto, il video conterrà un invito a rivolgersi al numero nazionale anti-violenza, 1522, per tutte le vittime di violenza o abuso. Lo slogan, “Libere di Vivere: se sei vittima di violenza o abuso, chiama il 1522. Da oggi, non sei più sola”, ricorda che nessuna donna deve sentirsi isolata.