Microeditoria inaugura la sua ventiduesima edizione
“Non è mai troppo tardi” per visitare la Microeditoria e anche la Città che la ospita da ben ventidue anni, Chiari. E infatti la cittadina bresciana è pronta ad accogliere le migliaia di appassionati e amanti della lettura, o anche solo i curiosi che costituiscono il popolo dei lettori, così affezionati a questa kermesse che ha aiutato Chiari a diventare, pochi anni fa, la “Prima capitale del libro italiana”. Un prestigio che di certo non nasce dal nulla, bensì da un sistema collaudato di impegno profuso nella promozione della lettura grazie ad un connubio magico tra enti, istituzioni e privati. Un dialogo continuo fra la città e il sistema bibliotecario, la rete provinciale e la Microeditoria stessa. Il peso che la rassegna dei piccoli editori ha assunto negli anni, ha generato una catena virtuosa di scambio culturale fra il locale e il nazionale, sino a portarla su scala internazionale, allacciando gemellaggi e amicizie (come fece l’edizione 2023 con l’ambasciata marocchina). L’ispirazione passa dal tocco femminile di un’Associazione chiamata l’Impronta con a capo Paolo Festa e sostanziata dalla direzione di Daniela Mena, che ha fatto nascere l’evento insieme al padre Angelo, portando la dimensione della Microeditoria a quello che è oggi. Pochi giorni fa, il 31 ottobre 2024, Daniela Mena, è stata insignita del Premio Standout Woman Award 2024: Il riconoscimento internazionale è arrivato per il suo «costante impegno nell’associazione culturale l’Impronta e per la determinazione con la quale dal 2003 organizza, in qualità di direttore artistico, la Microeditoria, evento che lei e i suoi collaboratori hanno saputo far crescere fino a farla conoscere oltre i confini italiani per l’alto livello culturale dei relatori che la animano».
Un premio che giunge alla porte dell’edizione 2024 e che non distoglie l’umilità e l’attenzione a ogni minimo dettaglio organizzativo che la Direzione pone alla kermesse. Venerdì 8 novembre (presso Tendone, dalle ore 18.00) è tempo di inaugurazioni e proprio in ragione della citazione pensata per l’occasione “Non è mai troppo tardi per essere quello che avresti voluto essere” (George Eliot) la Microeditoria ricorda Alberto Manzi, a cui è dedicata l’intera rassegna. “Ricorderemo Alberto Manzi, a cent’anni dalla sua nascita- conferma Daniela Mena– “scrittore, poeta, educatore dell’Italia post liberazione, noto anche per la trasmissione televisiva ”Non è mai troppo tardi” il più grande esperimento ”multimediale” di didattica a distanza di educazione degli adulti che ebbe il grande merito di aver fatto prendere la licenza elementare a un milione e quattrocentomila italiani. La dedica era dovuta: i grandi maestri ci insegnano a camminare e a guardare lontano, ma anche a farci carico del presente”. Il ricordo vedrà la partecipazione di Giulia, figlia di Manzi, del maestro Alex Corlazzoli, del pedagogista Michele Aglieri, docente dell’Università Cattolica, con una testimonianza di una storica dirigente, Elena Sibilia, che ha sempre tenuto l’innovazione pedagogica come faro del proprio agire.
Il programma della Microeditoria, come annunciato durante le due conferenze stampa, vede conferme e novità, ecco alcuni nomi: Piero Dorfles, Daniel Lumera, Antonio Gnoli, Francesco Permunian, Bruno Bozzetto, Ernesto Preziosi, Alessandro Milan, Omar Pedrini, Tommaso Giartosio, Paolo Di Paolo, Giorgio Cordini, Alex Corlazzoli, Stefano Mancuso, Chen Zen, Pietro Gibellini, Angelo Piero Cappello, Silvano Agosti, Edith Bruck, Antonella Di Bartolo, Simone Tempia, Padre Enzo Bianchi.
“Microeditoria si riconferma un’occasione privilegiata per dare risalto a quella ‘bibliodiversità’ che nel panorama degli oltre cinquemila operatori nazionali del settore rappresenta un tratto qualificante e una cifra distintiva della filiera italiana del libro- dichiara Adriano Monti Buzzetti, Presidente Centro per il libro e la lettura – Ministero della Cultura– si tratta indubbiamente di un importante segnale di vivacità culturale per il nostro Paese, che in prospettiva anche il ruolo di ospite d’onore alla Buchmesse di Francoforte si appresta ad enfatizzare. Le storie delle persone, i racconti del vissuto da luoghi lontani ed anche la felice coabitazione – in un programma ogni anno più ricco – tra opera scritta e narrazione grafica, dopo i numeri-record del 2023 lasciano presagire per la kermesse libraria di Chiari un percorso in continua crescita, ma soprattutto in piena sintonia con i valori di cui il nostro Centro è presidio istituzionale. Valori che vedono nella promozione della civiltà del leggere un veicolo strategico per riaffermare, in un’epoca troppo spesso fuorviata dai rampantismi dalla tecnologia, la centralità dell’umano”
L’obiettivo è sempre il medesimo: mettere al centro il libro e il valore inestimabile della lettura, in una sinergia magica tra lettori e autori, impegno riconosciuto anche dalle Istituzioni, come testimoniato dalle parole dell’Assessore Regionale alla cultura, Avv. Francesca Caruso : “Da oltre vent’anni, questa manifestazione è un appuntamento fisso e molto atteso nella provincia di Brescia. Si tratta di una rassegna in continua crescita che è diventata un punto di riferimento per la piccola editoria in Lombardia. Ogni anno, Chiari si trasforma in una vera e propria capitale del libro e della lettura, capace di attrarre migliaia di visitatori. Questa tre giorni di cultura a tutto tondo non smette di arricchirsi con nuove e interessanti proposte, oltre a collaborazioni che aumentano il valore dell’evento. I grandi nomi che vi prendono parte e le iniziative pensate per il pubblico rendono la rassegna un’esperienza culturale sempre più coinvolgente e partecipativa”.
Di seguito il programma dell’inaugurazione:
Saluti delle autorità
Gabriele Zotti, sindaco di Chiari; Paolo Festa, presidente Associazione L’Impronta; Giacomo Fogliata, presidente Cogeme, Gabriele Archetti, presidente Fondazione Cogeme; Daniela Mena, direttrice Microeditoria.
Omaggio ad Alberto Manzi.
Non è mai troppo tardi: l’insegnamento come vocazione.
Ricordando Alberto Manzi a 100 anni dalla nascita.
Intervengono Sonia e Giulia Manzi, rispettivamente moglie e figlia del maestro Alberto, Michele Aglieri, docente di pedagogia presso Università Cattolica del Sacro Cuore, Elena Sibilia, storica dirigente della scuola di Rudiano.
Coordina Alex Corlazzoli, maestro e giornalista del Fatto Quotidiano.
PARTNER, SOSTENITORI e COLLABORAZIONI
La Microeditoria vive grazie al sostegno e patrocinio di molte realtà, oltre al supporto degli Enti istituzionali o tecnici, tra i maggiori: VIVIENERGIA, BPER BANCA, FONDAZIONE COGEME, FARCO GROUP, CNA (Confederazione Nazionale Artigianato), ITAS ASSIC. VALERANI, CATTOLICA ASS., FRANCA CONTEA, GAM.
Numerose e prestigiose le collaborazioni, oltre che con il Comune di Chiari, la Regione Lombardia e la Provincia di Brescia con il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Università Cattolica – Scienze della formazione, Forum editoria, Provincia di Brescia, Regione Lombardia, Fondazione Cogeme, Cai Chiari, Brescia si legge, Rinascimento Culturale, Piccolo Parallelo, Sottovuoto, Ass. Perimetri, Librellule, Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, Parco Oglio Nord, Acque Bresciane, Comune di Palazzolo s/O., Scuole del territorio di ogni ordine e grado, e tante altre numerose realtà.
IMMAGINE 2024
La Microeditoria mette in mostra le proprie sensibilità, tra letteratura e immagini, compresa quella di copertina, ogni anno affidata ad artisti diversi. Per l’edizione 2024 la protagonista, a proposito di “non è mai troppo tardi”, è la clessidra di Annamaria Gallo (Sarnico, classe 1974), diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e specializzata in laboratori esperienziali metodo ArtLab nel 2017. Nell’immagine scelta per questa edizione vi è la percezione di un tempo in apparenza lineare, con più immagini che si
differenziano l’un l’altra e l’una conseguente all’altra, ecco perché le due cariatidi in primo piano, mutano per l’alternarsi di differenti accessori e vestizioni mentre le lancette danno il ritmo e incalzano: se la clessidra cessasse il suo ruolo, l’uomo e la donna riprenderebbero in mano il proprio destino.