Comunicato stampa Quanti tipi di Diabete esistono? Sono reversibili?

Esistono diverse tipologie di diabete, ognuna con caratteristiche specifiche e modalità di gestione diverse.

Quali sono?
Come distinguerli?
Esiste una tipologia di diabete che può essere prevenuta con una corretta alimentazione? O che possa essere riversibile?

Lo spiega la dott.ssa Missori, endocrinologa e diabetologa ed autrice del volume “La dieta per glicemia e insulina con il Metodo Missori-Gelli®” (Edizioni Lswr).

Cos’è il diabete mellito?
Il diabete mellito è presente quando c’è aumento nel sangue dei livelli di glucosio (zucchero), definito come aumento della glicemia.
L’aumento della glicemia è secondario a un deficit della quantità dell’insulina. In questo caso ci troviamo nella situazione di diabete mellito di tipo 1.
Molte volte si ha anche un deficit nell’efficacia biologica dell’insulina, che è l’ormone prodotto dal pancreas e ha il compito di fare entrare il glucosio nelle cellule. Eccoci quindi in una condizione di diabete mellito di tipo 2.
Il diabete non è una malattia ereditaria ma si può avere una predisposizione familiare allo sviluppo della malattia, soprattutto in caso di diabete di tipo 2.

Diabete di tipo 1
In Italia le persone con il diabete mellito di tipo 1 sono circa 300.000 e l’incidenza di questa patologia autoimmune è in aumento in tutto il mondo. Il diabete mellito di tipo 1, detto anche giovanile pur essendo presenti anche forme nell’adulto, rappresenta circa il 10% dei casi di diabete.
Il diabete di tipo 1 è di origine autoimmunitaria ed è la conseguenza di una distruzione, abbastanza rapida, delle cellule del pancreas che producono insulina.
Per il diabete di tipo 1 è assolutamente necessaria la terapia con l’insulina esogena perché in poco tempo l’organismo non ne produce più. Il diabete di tipo 1 compare soprattutto in bambini, adolescenti, giovani adulti e raramente inizia dopo i 40 anni.
La SID (Società Italiana di Diabetologia) distingue il diabete di tipo 1 in due varianti:
• diabete di tipo 1 (detto anche insulino-indipendente);

  • diabete di tipo 1 detto LADA (Latent autoimmune diabetes of the adult).

 

Diabete di tipo 2
Circa il 5,9% della popolazione italiana adulta tra i 18 e i 69 anni è affetta e sa di avere il diabete mellito di tipo 2; stiamo parlando del 90% dei casi di diabete. La prevalenza cresce con l’età superando il 9% negli over 50. È più frequente negli uomini (6,6%) che nelle donne (6,1%).
Il DM2 può non essere diagnosticato per anni, perché l’iperglicemia evolve gradualmente e, inizialmente, non è così elevata da dar segno di sé con la classica sintomatologia diabetica
. Questo significa che, in molti casi, esistono delle forme prediabetiche su cui si può intervenire per rendere reversibile la patologia.

Strategie per prevenire o rendere reversibile il Diabete di tipo 2
Nel corso della mia esperienza clinica, ho osservato come sia possibile ridurre o addirittura invertire l’insulino-resistenza con interventi mirati” spiega la dott.ssa Missori.
Quali azioni si possono mettere in atto per la prevenzione? Eccone alcune:
– l’ottimizzazione del peso corporeo e bilanciamento tra massa magra e grassa (il rischio di diabete di tipo 2 aumenta in presenza di obesità o sovrappeso)
– l’attività fisica regolare
– una dieta specifica e personalizzata, biotipizzata
– l’utilizzo di nutraceutici
– la gestione dello stress, del sonno (per garantire la sua qualità) e la correzione dei ritmi circadiani.

Questi accorgimenti possono rendere reversibile il diabete di tipo 2 nelle sue fasi iniziali e migliorare il benessere complessivo.