Il taglio dei fondi per il trasporto pubblico in Lombardia
Nel 2025 il Fondo Nazionale Trasporti aumenterà di 166,2 milioni di euro rispetto al 2024.
Tale incremento è frutto:
- del progressivo incremento stabilito con la legge di bilancio del dicembre 2021 dal governo Draghi (che aveva previsto un incremento di circa mezzo miliardo di euro tra il 2022 e il 2026);
- dei 120 milioni di euro aggiuntivi stanziati all’art. 97 dello schema della legge di bilancio 2025 del governo Meloni.
Il Fondo Nazionale Trasporti passerà così dai 5.179.554.000 euro del 2024 ai 5.345.754.000 del 2025.
Per la Lombardia, che nel riparto tra le Regioni “pesa” il 17,36% del Fondo Nazionale Trasporti, l’incremento atteso per il 2025 vale circa 28,8 milioni di euro.
Ci si dovrebbe dunque attendere che, nel bilancio 2025 di Regione Lombardia, vengano immesse maggiori risorse a beneficio sia dei servizi ferroviari regionali erogati da Trenord per conto della Regione, sia dei servizi di trasporto pubblico locale (bus, tram e metropolitane) commissionati dalle Agenzie di TPL.
In realtà non sarà così.
Regione Lombardia ha sempre enfatizzato il proprio impegno in termini di risorse aggiuntive regionali che ogni anno alloca per i servizi per il trasporto pubblico e tale impegno risulterebbe confermato dalla stessa proposta di Nota di Aggiornamento al Documento di economia e Finanza regionale, approvata dalla Giunta regionale con delibera 31 ottobre 2024 n. 3325, secondo la quale (p. 52) “l’obiettivo della Regione è la riconferma della quota di contribuzione al sistema con risorse autonome (oltre 400 milioni di euro l’anno, quota che non ha eguali in Italia), integrative rispetto alle risorse di origine statale”.
Sennonché in maniera sibillina, nella medesima pagina di tale documento, viene anche affermato un concetto diverso e cioè che “Regione Lombardia agirà, inoltre, presso il Governo affinché si possa arrivare a una più equa redistribuzione, dal livello centrale alle varie Regioni, del Fondo Nazionale Trasporti, consentendo in tal modo anche di riorientare le risorse su altri ambiti di spesa corrente”.
Tuttavia, nel bilancio di previsione 2025-2027, licenziato nella stessa data dalla Giunta regionale (delibera 31 ottobre 2024 n. 3324) e attualmente sottoposto all’esame del Consiglio regionale, il quadro risulta ancora diverso, e più negativo.
La quota di risorse autonome regionali destinata quale corrispettivo per i servizi ferroviari, che nel 2024 era pari a 195,7 milioni di euro, scende nel 2025 a 173,5 milioni di euro, con un taglio dunque di 22,2 milioni di euro.
Ancor più grave la situazione per la voce “contributi per i servizi di trasporto pubblico locale”, la cui quota di risorse autonome regionali, che nel 2024 era pari a 226,3 milioni di euro, scende nel 2025 a 163,5 milioni di euro, con un taglio pari a 62,8 milioni di euro.
Riassumendo: Regione Lombardia riceverà dallo Stato nel 2025 circa 28,8 milioni di euro aggiuntivi dal Fondo Nazionale Trasporti, ma diminuirà il proprio impegno in termini di risorse proprie per il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale per 85 milioni di euro.
Si prospetta dunque un taglio di 56,2 milioni di euro.
A seconda di come lo stesso verrà modulato tra “ferro” e “gomma”, ciò comporterà per l’Agenzia del TPL di Brescia (che nel riparto tra le Agenzie lombarde pesa il 9,24% delle risorse destinate ai servizi di TPL) una riduzione di risorse oscillante tra i 3,14 e i 5,19 milioni di euro.
Per il servizio di TPL dell’area urbana (città più hinterland), che vale circa un terzo dell’intero servizio provinciale, questo taglio si traduce in una minor disponibilità di risorse oscillante tra 1,04 e 1,73 milioni di euro.
Dunque, al milione di euro annuo che la legge di stabilità nazionale prevede di tagliare per la gestione della metropolitana di Brescia per il prossimo triennio, si aggiunge un ulteriore taglio regionale per la rete dei servizi bus urbani ed extraurbani della nostra provincia tra i 3 e i 5 milioni di euro per il 2025.