Si è tenuto presso la Fondazione Brescia Musei il convegno “Poetiche Artificiali. Umanesimo Tecnologico, AI e altre forme di intelligenza”, promosso dalla rivista IO01 Umanesimo Tecnologico

La rivista IO01 Umanesimo Tecnologico e l’Accademia SantaGiulia riflettono sulle interazioni tra umanità e tecnologia, anche in campo artistico

 

Venerdì 22 novembre 2024 si è tenuto presso la Fondazione Brescia Musei il convegno Poetiche Artificiali. Umanesimo Tecnologico, AI e altre forme di intelligenza, promosso dalla rivista IO01 Umanesimo Tecnologico. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, ha esplorato il rapporto tra umano e tecnologia attraverso interventi multidisciplinari.

 

Dopo i saluti istituzionali che hanno visto l’intervento di Anna Frattini, Assessore del Comune di Brescia, Simona Tironi, Assessore della Regione Lombardia e Alessandra Gallone, Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, l’incontro si è aperto con Nicoletta Cusano, docente e teoretica, che ha trattato il tema dell’ibridazione tra fisico e digitale, analizzandolo attraverso i capisaldi della filosofia. Manuel Catalano, a ricercatore in robotica, a seguire, ha presentato protesi avanzate, evidenziandone l’impatto nella relazione tra uomo e macchina. Nella mattinata anche Paolo Gallina, artista e docente che ha mostrato come l’intelligenza artificiale possa supportare i processi creativi, tracciando un parallelismo tra Mondrian e le nuove possibilità espressive offerte dalla tecnologia.

 

L’utilizzo della realtà virtuale è stato esplorato da Aaron Brancotti, sviluppatore pionieristico, e Alessio Mazzolotti, sceneggiatore esperto di contenuti digitali, che hanno discusso delle implicazioni antropologiche del machine learning e delle esperienze immersive.

 

Infine Davide Ferrario, regista e sceneggiatore, ha riflettuto sull’evoluzione della fruizione cinematografica, collegandola alla visione frammentata dei film su dispositivi digitali. Ha inoltre richiamato l’attualità delle intuizioni di Italo Calvino, che aveva previsto un’epoca di scarsa fiducia nei contenuti non verificati.

 

La sessione pomeridiana è stata invece dedicata al confronto tra docenti dell’Accademia SantaGiulia che lavorano ed esplorano l’AI: Ester Fuoco, ha analizzato l’uso dell’intelligenza artificiale nell’arte performativa, Marco Cadioli ha affrontato il tema della creazione artistica con l’AI, mentre Gianluigi Bonanomi, ha approfondito le applicazioni dell’intelligenza artificiale nella comunicazione aziendale e nel marketing, e ha spiegato perché non bisogna averne paura.

 

L’evento ha offerto una panoramica sull’avanzamento tecnologico e sull’importanza del ruolo umano nel valorizzare e orientare l’innovazione, sottolineato soprattutto in chiusura, con la premiazione dello studente Simone Martinotta, iscritto al terzo anno del triennio di Nuove Tecnologie all’Accademia di Belle Arti Brera, vincitore assoluto del contest di immagini “Rappresentare l’umanesimo tecnologico”, lanciato dalla rivista nei mesi scorsi con la finalità di sensibilizzare sul ruolo primario della cultura visuale e delle digital humanities in campo creativo per lo sviluppo dell’indagine scientifico-artistica aperto agli studenti e ai ricercatori delle accademie di belle arti e delle università.