A Brescia, mille metri quadri di residenza storica trasformati in due ville di pregio

Il Gruppo Deldossi è impegnato nel progetto di recupero dell’immobile degli anni Trenta, gioiello storico sotto tutela del ministero dei Beni Culturali

In capo al Gruppo Deldossi i lavori per l’ambizioso progetto di recupero e restauro del Piccolo Vittoriale, il celebre edificio storico situato a Brescia nella zona di via Veneto, costruito negli anni Trenta e frutto dell’ingegno di Giancarlo Maroni, il medesimo architetto e uomo di fiducia che progettò il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d’Annunzio a Gardone Riviera, da cui, data anche la somiglianza architettonica, prende il nome l’immobile cittadino.

Su iniziativa della proprietà Borgosesia – società per azioni milanese attiva nel settore degli investimenti in assets alternativi, tra cui quello immobiliare –, sotto tutela del ministero dei Beni Culturali e con la supervisione della Soprintendenza locale, è iniziato l’intervento di recupero e restauro dell’edificio, che vanta una superficie lorda di circa mille metri quadrati, volto alla trasformazione dell’immobile in due ville separate, in cui il fascino e la bellezza che contraddistinguono la struttura saranno conservati e convivranno con tutti i confort tipici dell’abitare moderno e permessi dall’innovazione tecnologica.

«È un onore poter contribuire a ridare nuova vita a un immobile che racchiude così tanto fascino storico e architettonico» dichiara l’ingegnere Massimo Angelo Deldossi, direttore generale del Gruppo Deldossi. Tre delle quattro realtà associate del Gruppo (composto dalle aziende Deldossi,  DelArs, SteelDel e dallo studio tecnico DelSolution) sono impegnate infatti in tutte le fasi della ristrutturazione, cooperando sinergicamente per garantire il massimo equilibrio tra la conservazione del patrimonio storico e l’impiego di tecnologie all’avanguardia che rappresentano, secondo Deldossi: «uno degli aspetti più complessi e affascinanti del progetto, a cui dedicheremo un’attenzione scrupolosa al fine di assicurare che ogni intervento rispetti l’integrità storica e culturale del complesso». Per portare a termine il recupero dell’immobile, l’azienda capofila Deldossi è incaricata della gestione generale dei lavori e del restauro; SteelDel delle opere metalliche e del miglioramento sismico dell’edificio e DelArs del delicato incarico di curare il restauro architettonico, rispettando i vincoli monumentali del ministero della Cultura e la supervisione della Soprintendenza locale.

Per tutte le fasi di preparazione, gestione e sviluppo del cantiere, il Gruppo Deldossi si avvale dell’utilizzo di software innovativi e digitalmente avanzati, che permettono di gestire in modo informatizzato il restauro dell’opera, tracciando il processo e garantendo un approccio integrato e trasparente di tutti gli elementi che costituiscono l’immobile. Gestire il cantiere avvalendosi di queste tecnologie innovative permette infatti di avere la massima precisione ed efficacia negli interventi, garantendo al contempo un alto livello di conservazione dei materiali originali, riuscendo in tal modo a far convivere la conservazione del patrimonio storico-artistico con le esigenze moderne.