Desenzano, la stagione concertistica prosegue con Rizzi e Lucchesini
Domenica 26 gennaio alle ore 17.30, presso l’Auditorium Celesti, riprendono il via i concerti della Stagione Concertistica della Città di Desenzano del Garda: si esibiranno due dei più significativi interpreti del panorama musicale italiano ed internazionale, il violinista Marco Rizzi ed il pianista Andrea Lucchesini, musicisti che accanto all’attività solistica vivono la dimensione cameristica con grande passione. Rizzi e Lucchesini proporranno un raffinato programma di musica francese tra ‘800 e ‘900, con brani di Reynaldo Hahn, Claude Debussy, Olivier Messiaen e Maurice Ravel.
Definito da The Strad “… un violinista di prima classe, con una ricca tavolozza di suoni, una bella tecnica ed un affascinante legato cantabile, un musicista di sorprendente onestà e maturità…”, Marco Rizzi si è affermato giovanissimo nei 3 concorsi più prestigiosi per violino – il Čaikovskij di Mosca, il Queen Elizabeth di Bruxelles e l’Indianapolis Violin Competition. Musicista particolarmente apprezzato per la qualità, la forza e la profondità delle sue interpretazioni, Marco Rizzi impegna il suo talento per condividere dal palcoscenico le bellezze della musica, migliorare sé stesso ed ispirare i suoi ascoltatori. In costante tensione verso bel suono, armoniosità interpretativa e pienezza tecnica, gode della stima ed amicizia di eminenti colleghi musicisti, così come dell’affetto di un pubblico fedele. Presente sui palcoscenici più prestigiosi, tra cui la Scala di Milano, la Salle Gaveau e la Salle Pleyel a Parigi, il Lincoln Center di New York, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, il Concertgebouw di Amsterdam e la Konzerthaus di Berlino, ha suonato con direttori quali R. Chailly, G. Noseda, V. Jurowski, P. Eötvös ed orchestre tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la Staatskapelle Dresden, la Indianapolis Symphony Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic, l’Orchestre de Concerts Lamoreux, la Rotterdam Philharmonisch, l’Orquesta RTVE di Madrid, la BBC Scottish, la Nederlands Philharmonic. Ideatore e protagonista di progetti musicali ricercati e talvolta sorprendenti, collabora con con artisti del calibro di A. Lucchesini, M. Brunello, E. Dindo, L. Zylberstein, G. Hoffman, N. Imai, M. Fischer-Dieskau, D. Poppen. È dedicatario inoltre di brani composti da A. Corghi, L. Francesconi, F. Vacchi, U. Bombardelli, C. Galante, U. Leyendecker, U. Pedraglio fra gli altri. A completamento della sua attività artistica a tutto tondo insegna in prestigiose istituzioni quali le Hochschule für Musik a Mannheim, la Escuela Superior de Musica Reina Sofia a Madrid ed il Conservatorio della Svizzera italiana a Lugano ed ha inciso per Deutsche Grammophon, Amadeus, Nuova Era, Dynamic, Warehouse.
Precoce talento pianistico, Andrea Lucchesini ha sviluppato i suoi doni col rigore della grande scuola di Maria Tipo, imponendosi all’attenzione internazionale come interprete originale e autorevole di un ampio repertorio. Protagonista di concerti in tutto il mondo con i più celebri direttori del nostro tempo, ha inciso tra l’altro l’integrale live delle 32 Sonate di Beethoven, l’opera omnia pianistica di Luciano Berio e gli ultimi capolavori di Franz Schubert con unanime plauso della critica internazionale. L’interpretazione di Andrea Lucchesini lascia un segno indelebile. (…) Talento purissimo, colpisce per la precisione e la purezza, non meno che per la maturità del suo stile interpretativo, che unisce forza e sensibilità, freschezza e rigore in un equilibrio che sembra davvero raro.” (Musica) Si impone all’attenzione internazionale vincendo nel 1983, a soli diciotto anni, il Concorso Internazionale Dino Ciani del Teatro alla Scala di Milano. È il più giovane tra i 25 partecipanti provenienti da tutto il mondo, e la sua vittoria segna l’inizio dell’attività internazionale e della produzione discografica con EMI International, che in pochi anni pubblica quattro dischi solistici con opere di Liszt, Chopin e Beethoven. La collaborazione con importanti orchestre di tutto il mondo è costante negli anni, e così Lucchesini suona con alcuni tra i più celebri direttori del nostro tempo: Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Daniele Gatti, Riccardo Chailly, Yurij Temirkanov, Gianandrea Gavazzeni, Dennis Russell Davies, Charles Dutoit, Zubin Mehta, Gianluigi Gelmetti, Yehudi Menhuin, Giuseppe Sinopoli e Theodor Guschlbauer. La sua attività pianistica è ampia e festeggiata, ed è contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni: per questo riceve il riconoscimento dei musicologi europei, che nel 1994 gli assegnano – unico musicista italiano accanto ad artisti quali Gidon Kremer, Evgenij Kissin e Andras Schiff – il Premio Internazionale Accademia Chigiana. A partire del 1990 Andrea Lucchesini si dedica anche alla musica da camera, a partire dalla stretta collaborazione col violoncellista Mario Brunello: il feeling tra i due musicisti è immediato e si concretizza in un lungo e festeggiato sodalizio artistico, mentre la passione cameristica di Lucchesini si espande ad esplorare con partner illustri le più svariate aree del repertorio d’insieme. Sempre all’inizio degli anni ’90 data l’incontro con Luciano Berio, che offre a Lucchesini il debutto ai PROMS di Londra con il suo Concerto II Echoing curves per pianoforte e due gruppi strumentali, con la BBC Symphony Orchestra. Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 Lucchesini si impegna nell’esecuzione integrale delle 32 Sonate di Ludwig van Beethoven in otto concerti. Di questo progetto rimane una preziosa traccia discografica in otto cd pubblicati da Stradivarius, che ricevono un’accoglienza entusiastica in tutto il mondo ed il riconoscimento di ‘disco del mese’ di Fonoforum. Grato per i doni musicali ricevuti – il talento paterno e una grande scuola pianistica per crescere – Andrea Lucchesini li restituisce fin da giovanissimo attraverso l’insegnamento. Raccoglie l’eredità del corso di perfezionamento di Maria Tipo presso la Scuola di Musica di Fiesole e onora i numerosi inviti per tenere masterclass in tutto il mondo, dal Mozarteum di Salisburgo all’International Keyboard Festival di New York. Accoglie inoltre gli inviti del Festival di Moritzburg, del Rome Music Chamber Festival, del Krzyżowa-Music e dell’European Chamber Music Academy a Shanghai, dove la gioia di suonare insieme aumenta nell’incontro tra generazioni. Accademico di Santa Cecilia dal 2008, Lucchesini assume nello stesso anno la direzione artistica della Scuola di Musica di Fiesole, su invito del fondatore Piero Farulli. Dal 2018 dirige l’Accademia Filarmonica Romana e ne cura con passione le stagioni fino al 2021, ricevendo nel 2023 la nomina ad Accademico Filarmonico. Dal 2022 è direttore artistico degli Amici della Musica di Firenze: a 40 anni dal suo debutto fiorentino, Andrea Lucchesini dà il suo contributo di idee alla vita culturale della città dove ha scelto di vivere dal 1991.
Il concerto è ad ingresso gratuito.