Keminova SB presenta il programma del “Giardino di Carta” 2025

Ormai un appuntamento consolidato e atteso, anche quest’anno, e precisamente il 13 febbraio, Keminova SB presenta il programma del “Giardino di Carta” la sua

“biblioteca di fabbrica” di impronta olivettiana curata dall’architetto Marina Tonsi e divenuta nel tempo luogo di incontri, incroci e suggestioni. Dal 2023 il “Giardino di Carta” crea, all’interno e all’esterno dell’azienda, cultura e dialoghi imprevisti (e imprevedibili) tra ambiti e discipline. Se l’anno scorso il tema “InSpirati dalla natura” ha visto coinvolti botanici, artisti, filosofi, scienziati in un confronto aperto e generativo sui temi della convivenza uomo/ambiente, l’edizione di quest’anno,

dall’eloquente titolo “SradicaMenti” racconta di come, a partire da radici forti, si possa immaginare e costruire un futuro comune.

Guidata dall’imprenditore Mauro Franzoni, l’azienda cosmetica bresciana, ormai da anni Società Benefit e ben nota per un modo etico di “fare azienda” mai svincolato dal “fare cultura e partecipazione”, quest’anno propone un ciclo di incontri che, pur ponendosi in continuità con i temi dell’anno scorso, amplia i confini verso nuovi territori teorici.

“Come scrive Victor Hugo, l’uomo è una strana creatura, con ali e radici e noi ben sappiamo che non si può volare senza avere un radicamento forte, nel nostro passato, nella nostra storia e nel nostro ambiente. Con questo nuovo “Giardino di Carta” desideriamo partire proprio da qui, dalle radici, per condurre il nostro pubblico verso i cieli inesplorati del contemporaneo e del futuro. Essere radicati, dunque, come condizione per “potersi sradicare” senza perdersi e senza farsi travolgere da correnti e falsi miti” così introduce il programma 2025 Marina Tonsi, architetto responsabile dell’innovativa ristrutturazione dello stabilimento e ideatrice del Giardino di Carta. “Sentiamo forte la responsabilità di gestire un’azienda come Keminova in un tempo e in un mondo complessi e spesso difficili da comprendere e “abitare”. Gli stimoli che ci provengono dal dialogo con competenze differenti, che spaziano dalla filosofia, alla poesia, all’arte e alla scienza ci permettono di rimanere radicati, appunto, nei nostri valori e nella nostra storia e al tempo stesso di affrontare il presente e il futuro con un bagaglio etico e teorico forte e un poco più saldo”.

A partire da febbraio 2025, si inaugurerà quindi un Giardino di Carta “in movimento”, che quest’anno presenta una nuova formula inedita, che rende concreta l’apertura all’altrove, non solo con l’immaginazione: incontri quindi che spaziano

 

dalla sede di Keminova a Cellatica, ai laghi (Garda e Iseo), alla Ivrea di Olivetti, fino al chiostro del Monastero di Brescia, “sradicamenti” necessari per pensare e ripensarsi.

Dalle radici di Brescia, narrate da un punto di vista geologico, ma anche “percorse adagio” nelle sue strade, secondo un autore che di queste passeggiate lente fa racconti poetici e imprevedibili, alle radici letterarie e dialettali di una lingua che si fa poesia, alle radici vere di mondi vegetali spontanei e coltivati, in un momento critico di trasformazione climatica, alle radici spirituali e a loro modo sovversive della scelta radicale della vita monastica. E le radici del sogno di umanesimo economico di Adriano Olivetti e della sua impresa, così visionario e contemporaneo, pur nella difficoltà della sua realizzazione. E ancora, un’esplorazione delle radici del futuro, di cui possiamo provare a immaginare la chioma: i giovani, in primis, l’intelligenza artificiale e le sue potenzialità (anche) per un mondo migliore e poi le frontiere

dell’arte e del data design.

Un programma ambizioso e in movimento, proprio come le esperienze che propone. Guide in questi percorsi saranno personalità della cultura, della scienza, dell’arte e della spiritualità come Luca Mari, docente e divulgatore, Giorgio Vacchiano, scienziato, la poeta Franca Grisoni, suor Cristiana, monaca Cappuccina, la curatrice Domitilla Dardi e altri nomi che del confronto tra radicamenti e sradicamenti hanno fatto il focus della loro ricerca intellettuale. Perché “come suggerisce la poeta Anna Maria Carpi”, chiosa Marina Tonsi, “tra erba e vento, tra radicati e sradicati, chi vogliamo essere?”.

 

 

Nella brevità, la Poeta in questi versi “racchiude un mondo, chiama a sé un numero consistente di significati, di sensazioni, e poi si apre all’universo, a qualcosa che somiglia all’infinito, al tempo che deve venire. Si apre e chiude con una domanda, e con una domanda (che ci sia il punto interrogativo o meno) finiscono le poesie migliori. Carpi dimostra molto bene come si possano manovrare elementi semplici – la terra, l’erba, l’aria, le folate di vento, il fruscio – bilanciandoli perfettamente e creando in poco spazio un’attesa che si realizza quando arriva la parola contesa che porta ai due versi successivi e al quesito: Chi sei? Tu sei un radicato o uno sradicato?” (2)

E grazie a questa poesia e a queste parole eccoci al centro del tema del Giardino di Carta del 2025, le Radici essere Radicati e l’apparente contrario, che è ciò che più ci interessa gli SRadicaMenti; pensare al significato delle Radici e al loro superamento per evolversi e per emanciparsi apre per ognuno di Noi scenari infiniti. Proveremo quindi, in questo 2025 ad indagare alcuni di questi infiniti mondi.

 

Diamo per precostituito in tutti noi il Luogo di Origine dove si viene al mondo, specialmente i rapporti e gli affetti che lo popolano, abitare quel luogo nei suoi infiniti paesaggi naturali, costruiti, immaginari e nascosti nella intimità del singolo.

 

Insieme invece proveremo ad Esplorare

 

Le Radici di Brescia raccontate da un Geologo attraverso le pietre posate nelle quattro piazze principali del centro storico; in seguito con l’autore della guida “Brescia adagio” scopriremo angoli di bellezza nella città con uno scritto che fa della lentezza la sua cifra distintiva.

 

Le Radici e l’evoluzione letteraria e poetica della Lingua dialettale che abita i luoghi. Visiteremo quindi Sirmione e la Poeta che racconta in versi il suo luogo d’origine come se Radici e Territorio fossero una patria poetica.

 

Le Radici del Mondo Vegetale Spontaneo e del Mondo Vegetale Coltivato posti a confine in un dialogo costante tra Osservazione scientifica e Intuizione. Lo faremo nel pieno della crisi climatica alla quale stiamo assistendo inermi ma che esige il nostro costante sguardo critico e il nostro attivismo.

 

L’Origine della Spiritualità Monastica, un modo radicale e comunitario di vivere, che con la Regola ha cambiato il volto dell’Europa rovesciando interi stili di vita; ci verrà raccontato, grazie ad un esclusivo invito, dentro il monastero dell’Immacolata.

Visiteremo la Fondazione Olivetti a Ivrea, patrimonio Unesco e città d’origine dell’idea di impresa come luogo dell’umanesimo economico; oggi si continua a studiare e a ripensare questo straordinario modello anche se assistiamo alla difficoltà di applicarlo, nei rapporti umani, nella cura dei beni comuni, nei rapporti con il pianeta.

L’Origine del Data Design, una nuova espressione del mondo artistico, che utilizza i dati come materiale creativo. Il loro scopo? Capire che cosa si può ricavare di interessante e utile da questa risorsa, partendo dal presupposto di plasmare i dati dando vita a forme, espressioni e rappresentazioni visive e grafiche.

L’Origine dell’illustrazione dal Segno al Disegno facendo esperienza con un illustratore che ci guiderà attraverso la parola e la pratica di laboratorio.

E l’Origine del Cibo tra Tradizione, Innovazione e Contaminazione, tra Radici Spontanee e Radici

Coltivate, tra Sostenibilità e Consumismo.

Indagheremo le Radici del futuro, i Giovani, attraverso una lettura di loro in questo tempo; racconteremo come la ricerca scientifica e la sua applicazione nella cosmetologia, crei nuovi prodotti adatti ad accompagnare questo delicato momento della vita.

E per ultima ma non ultima, vista la sua impellente attualità e tema di apertura di questo programma del Giardino di Carta del 2025, l’Intelligenza Artificiale Generativa, che proveremo a scoprire come possa Sradicare le Menti dal pensiero ossessivamente antropocentrico e indichi diversi possibili modi di agire auspicando un’etica in divenire.

Lo faremo, cercando di spostare costantemente la visuale, con ospiti che appartengono al mondo della spiritualità, della letteratura, della poesia, del giornalismo, delle scienze e della ricerca, dell’economia, dell’attivismo, dell’arte nelle sue declinazioni e del cibo.

Visiteremo i luoghi abitandoli, grazie alla guida di chi li conosce nel profondo, li racconta e ci insegna ad osservare a toccare i mondi nella loro origine ed essenza.

Di questi mondi proveremo a vedere il lato nascosto, cercando l’apparenza e la sostanza di ciò che non si vede e per provare a farli brillare perché “l’essenziale è invisibile agli occhi” (3). Proveremo ad approfondire i molti sensi delle Radici senza rimanerne prigionieri, evitando una visione nostalgica ma come punto di partenza, opportunità diversa e in divenire per ognuno.

 

Marina Tonsi

 

  • Da Anna Maria Carpi della sua raccolta di poesie “E tu fra i due chi sei”, Edizioni
  • Gianni Montieri La guerra iniziava dove morivo da doppiozero
  • dal il Piccolo Principe di Saint-Exupéry